NAPOLI – Nel corso del suo consueto appuntamento del venerdì, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha affrontato la problematica inerente l’aumento dei positivi nella regione individuandone cause e risoluzioni.
“Siamo entrati – spiega il Presidente della Regione – nella quarta ondata del contagio. Il motivo di questa ripresa credo che sia chiaro a tutti. Pesano le centinaia di migliaia di mancate vaccinazioni, in alcune zone del Paese le manifestazioni irresponsabili dei no-vax e il progressivo abbassamento della capacità di protezione delle persone vaccinate”.
“Man mano che passano i mesi – continua De Luca – è evidente che la tutela rispetto al contagio diminuisce. Qui c’è stato un errore di comunicazione un anno fa. Si è data l’idea che una volta fatto il vaccino il problema fosse risolto. Bisognava spiegare la situazione del vaccino ed equipararla alla vaccinazione antinfluenzale. Anche i vaccinati dopo 6 o 9 mesi vedono diminuire la propria protezione dunque è assolutamente necessario vaccinarsi, fare la seconda dose e la terza per chi ha fatto la seconda da più di 6 mesi”.
L’ex sceriffo prosegue nell’analisi del bollettino pubblicato dall’Unità di Crisi regionale: “Oggi registriamo 869 positivi. Grazie a Dio, siccome la maggioranza di questi positivi è vaccinata, non ci sono ricadute preoccupanti ma dobbiamo sapere che se cresce la percentuale soprattutto dei non vaccinati noi avremo i nostri ospedali di nuovo ingolfati di pazienti Covid. Martedì avremo una riunione ulteriore con i direttori generali di aziende e Asl per fare i punti sui posti letto. Cominciamo ad avere il problema. Più aumentano i ricoveri di pazienti covid più dovremmo ridurre le prestazioni per altre patologie. Se non completiamo la campagna di vaccinazione è inevitabile”
De Luca passa poi alla esplicazione delle necessarie attività da svolgere affinchè si riesca a proseguire con la campagna: “Una delle nostre priorità è il personale socio sanitario. Bisogna fare le terze dosi, se non ci muoviamo rischiamo di avere personale sanitario dentro gli ospedali non immunizzato e questa sarebbe una tragedia. Ci aspettiamo una posizione di estremo rigore da parte dei direttori generali nei confronti di chi non è vaccinato. Dobbiamo muoverci. L’altra priorità riguarda il mondo della scuola. Ormai da metà novembre arriviamo alla scadenza dei sei mesi dall’ultima vaccinazione. Dai prossimi giorni dobbiamo partire con una campagna di vaccinazione del personale scolastico. Io sono convinto che avremo anche questa volta una prova straordinaria da parte loro.
“L’obiettivo – conclude il Presidente – è di completare per metà dicembre la vaccinazione di tutto il personale scolastico. Se dovessimo avere il moltiplicarsi di decine di focolai la chiusura diventa inevitabile ma sono convinto che non arriveremo alle chiusure”.