Napoli : Whirlpool chiude, operai in rivolta
La società Whirlpool ha confermato la chiusura della procedura di licenziamento collettivo per i 340 operai impegnati nel sito produttivo di via Argine a Napoli.
Le lettere di licenziamento saranno inviate a partire dal prossimo 22 ottobre.
Recita così una nota diffusa stanotte, alle 2 del mattino, da Whirlpool al termine dell’incontro con i sindacati. Le lettere di licenziamento partiranno dal 22 ottobre
Confermati gli incentivi all’esodo nella misura di 85mila euro o il trasferimento di tutti i lavoratori presso l’unità di produzione di Cassinetta di Briadronno in provincia di Varese nonché la disponibilità a proseguire la trattativa per il ” trasferimento di asset “
“Pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalle Regioni per trovare una soluzione idonea per consentire una nuova missione industriale al sito di Napoli” la società, si legge nella nota, considera “i progetti presentati ancora in una fase non compatibile con le esigenze tempistiche espresse dalla Società”.
Dura la reazione dei sindacati. La Uilm stigmatizza il comportamento dei ministri Orlando e Giorgetti che “all’ultimo incontro di procedura con Whirlpool, hanno limitato la loro partecipazione ad un breve collegamento online”.
Whirlpool, ha infatti negato la possibilità di una proroga per il prolungamento della procedura di licenziamento di 59 giorni, tempo necessario per poter valutare il passaggio dei lavoratori nel progetto “hub mobilità” su cui il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando dal 6 agosto scorso.
Martedì 19 ottobre è previsto un nuovo incontro al Mise.