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Cronaca

Giugliano, Nicola Pirozzi: “La magistratura controlli uno ad uno tutti gli impianti di rifiuti”

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NAPOLI –  Ancora aria irrespirabile e puzza nauseabonda in tutta la zona dell’area nord di Napoli.

A lavoro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi: “E’ indispensabile che la magistratura controlli uno ad uno tutti gli impianti di rifiuti che operano sul nostro territorio. La situazione è esplosiva sul piano sociale e rischia di sfuggire di mano“.

Alle ore 19, – racconta – ero come sempre al Municipio a lavorare per la mia città. Dal balcone inizio a respirare miasmi insopportabili. Il vento soffia e i cattivi odori raggiungono immediatamente sempre con maggiore forza il centro città. Sono in costante contatto con l’Arpac, con le forze dell’ordine.

Ho chiesto l’intervento della magistratura perché il sindaco non ha i poteri per chiudere un impianto se le carte sono a posto. E purtroppo le autorizzazioni, controllate già da agosto, dalla Polizia comunale sono in regola“.

È un problema di cattivo funzionamento di uno o più impianti. – prosegue – C’è qualche delinquente o anche più di uno che pensa che Giugliano sia ancora “zona franca”. È assurdo che i carabinieri trovino i cancelli sbarrati e i dipendenti di quei mostri non li fanno entrare per “ordine della proprietà”.


Sono importanti le mobilitazioni popolari, qualsiasi iniziativa è determinante per far capire che siamo stufi, che questa terra non vuole più subire in silenzio; alla politica il compito di battere i pugni sul tavolo, unendo le forze, perché è chiaro ormai a tutti, tranne a chi è in malafede e vuole solo speculare, che il problema non lo si risolve con la Polizia locale. Servono mandati giudiziari, servono controlli delle forze dell’ordine specializzate nel settore ambientale per scovare questi delinquenti.

Insieme ai sindaci – continua il primo cittadino di Giugliano – dell’area nord di Napoli consegneremo le fasce tricolori al Prefetto di Napoli e lo sto dicendo in tutte le salse: la situazione è esplosiva e rischia di degenerare anche sul piano dell’ordine pubblico perché è assurdo, inconcepibile, vergognoso che dei cittadini possano respirare tutte le sere miasmi di ogni tipo, barricati in casa, senza dire niente.


Chiedo l’intervento della magistratura che con l’ausilio delle forze dell’ordine ha i poteri per superare la resistenza ai cancelli di quei mostri privati, controllare ogni millimetro di quegli impianti per assicurare alle patrie galere questi delinquenti. Chiunque sia deve pagare.


Anche stasera solita trafila; ho chiamato l’Arpac che mi assicura controlli quotidiani; sono in contatto con le forze dell’ordine, col Prefetto della Terra dei fuochi ma sono tutte iniziative di supporto. Serve un’azione decisa della magistratura in quelle enclaves dell’illegalità per analizzare a fondo non le scartoffie ma il cattivo funzionamento di quegli impianti.

Ormai è una battaglia quotidiana e non dev’essere combattuta solo da noi cittadini. Vogliamo che lo Stato si faccia sentire forte al nostro fianco. Dev’essere una battaglia dello Stato contro la delinquenza. E per vincerla abbiamo bisogno della magistratura.

Diamo il massimo ogni giorno e pretendiamo che al nostro fianco ci siano quelle istituzioni che hanno i poteri per intervenire anche per frenare quell’arroganza di cancelli sbattuti in faccia ai carabinieri e al sindaco. Perché questo sindaco, e lo sanno bene, non sarà mai compiacente.

Non ci arrendiamo e alzeremo sempre di più la voce fino ad azioni eclatanti. Tanto lo sto dicendo. La situazione rischia di degenerare anche sul piano dell’ordine pubblico perché non ce la facciamo più. Abbiamo bisogno della magistratura“, conclude.

Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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