CAIVANO – L’Amministrazione targata Enzo Falco ancora una volta si dimostra essere un’Amministrazione normale formata da una maggioranza solida fatta da consiglieri eletti, almeno solo di facciata.
Il bilancio previsionale è passato perché il primo cittadino è riuscito a trovare un equilibrio, seppur flebile, tra tutti e dico tutti i consiglieri presenti in Consiglio Comunale, ovviamente chi si è assentato o chi si è astenuto è anch’egli colpevole/complice.
In realtà, al di là di quello che credono di fare o pensare i consiglieri di “Noi Campani” la fascia tricolore tira dritto per conto suo senza ascoltare nessuno. La stabilità e la conservazione della propria poltrona è il primo pensiero ed ha la priorità su tutto.
Il bilancio poteva passare tranquillamente con l’appoggio di Forza Italia, ma c’è stato qualche bambinone in più che non gli voleva dare merito, allora tutti fuori dall’aula e Consiglio da rifare.
Fermo poi stare in netto silenzio, per inconsapevolezza o per forza, su un accordo trovato sotto banco con il partito azzurro ben più pesante della semplice presenza in aula che consentisse l’approvazione del bilancio.
Quella di oggi a Caivano è senz’altro – la cosa grave è che parecchi consiglieri di maggioranza non se ne sono accorti – un’alleanza PD-M5S-FI nel pieno delle sue funzioni.
Ricorderanno tutti la mancata firma di Forza Italia dal notaio quando la sprovveduta altra parte di opposizione si fece cucinare come pollo al brodo dagli azzurri caivanesi. Bene, dopo questa assicurazione regalata dai berlusconiani, il Sindaco ha dovuto pagare dazio e chiudersi in un accordo, stretto a doppia mandata, con il leader, non solo dell’opposizione, ma dell’intera consiliatura. Sto parlando di Gaetano Ponticelli.
Questa classe dirigente è talmente scarsa che un Gaetano Ponticelli qualsiasi sembra uno statista al confronto, infatti è proprio lui che partendo da oppositore funzionale alla maggioranza ne sta diventando il vero leader indiscusso.
Salvata la poltrona del Sindaco, non bastava fare altro che riscuotere, e l’accordo è stato facile trovarlo.
Attualmente all’interno del CdA dell’Azienda Speciale delle Politiche Sociali formato da esponenti dei Comuni di Cardito e Crispano è rimasto un posto vuoto lasciato grazie alle dimissioni diramate dall’ex Sindaco di Afragola Claudio Grillo e siccome all’epoca della formazione dello stesso, Caivano attraversava un periodo di vacatio politico, oggi ne rivendica la presenza.
In maniera naturale e fisiologica, visto che le posizioni all’interno del CdA di Cardito e Crispano sono ricoperte dagli attuali sindaci, la posizione spetterebbe al Sindaco Enzo Falco, ma gli accordi presi con Gaetano Ponticelli sono altri. Ossia, il nome lo esprimerà lo stesso consigliere azzurro.
Logicamente il peso specifico del consigliere azzurro rispetto alla politica intercomunale è abbastanza leggero per poter andare ad Afragola – comune capofila – e dire qui il terzo elemento lo nomino io con i Sindaci di Crispano e Cardito alla finestra che sicuramente non starebbero lì a guardare Ponticelli nominare il potenziale Presidente dell’Azienda – perchè é bene informare i nostri lettori che uno dei tre elementi del CdA devono votare tra di loro il Presidente, posto lasciato vuoto da Grillo. Allora che si fa?
Semplice. Gaetano Ponticelli, sa come fare, navigare nel mondo delle politiche sociali, per il forzista è come stare seduti sul divano a guardarsi una serie su Netflix. Quindi in accordi con il candidato Sindaco di Afragola Gennaro Giustino si stringe in un altro accordo informale e siccome a vivere oggi la vacatio politica è Afragola, tanto vale trovare un nome che vada bene sia a Ponticelli che a Giustino che potrebbe anche mantenere calda la poltrona nel caso in cui vincesse il leader di “A viso Aperto” le elezioni, questo giustificherebbe anche la presenza in prima fila del Consigliere Ponticelli all’Apertura della Campagna elettorale di Giustino nella Pineta Comunale di Afragola. In caso di risultato negativo per Giustino, allora tanto vale mantenere nel CdA un proprio uomo che lasciare il posto ad un suo competitor risultato vincente dalle urne.
Ottima strategia, ancora una volta adozione della politica fatta a misura d’uomo… politico! Peccato però che a svelare le varie strategie personalistiche ci sia sempre il Minformo Nostradamus!