ARZANO – Le “sindache” di Arzano scelgono la chiesa. Questa in corso ad Arzano è la campagna elettorale più strana di sempre.
Ieri, una testata giornalistica, che organizza dirette su Facebook, ne ha lanciato una per venerdì con i 4 candidati a sindaco arzanesi.
Le due concorrenti sindache qualche ora dopo, non solo smentiscono la partecipazione al programma, ma addirittura accusano di fake il direttore responsabile. La candidata del PD dichiara di aver espresso l’indisponibilità a partecipare, unitamente alla candidata di Arzano Alternativa.
A stretto giro, quest’ultima, prende le distanze dalla notizia che dichiara essere una fake.
Cosa da pazzi, direbbe qualcuno con un po’ di buonsenso!
Forse le due signore candidate allo scranno più alto di piazza Cimmino sono state prese dal panico e temono una figuraccia?
Certo è che ogni volta che Cinzia Aruta parla in diretta Facebook non ne esce bene, anzi!
L’ultima intervista l’ha fatta precipitare nei sondaggi, perchè sembra inciampare persino su poche frasi fatte, attorcigliando confusamente le poche idee elettorali che dovrebbe avere ben chiare. L’altra è certamente più spigliata, ma ai puristi della lingua italiana tremano le vene ai polsi quando parla.
Comunque sia, le due candidate arzanesi nel mentre rifiutano un invito, ne accettano un altro più sicuro, più protetto, quello della “convention” ecclesiale.
Già, perchè dai litigi, dai pettegolezzi e dalle gelosie tra gli abituali animatori delle parrocchie è nata l’inconsueta iniziativa delle chiese arzanesi, che prende forma come “comunicato della comunità ecclesiale” che “ascolta la voce dei 4 candidati a sindaco“.
Forse la chiesa rassicura, forse non ci saranno domande ma monologhi letti dal pulpito, tuttavia resta immotivato e imperscrutabile il mistero del diniego delle sindache.
Intanto, molti dubbi attanagliano i cittadini arzanesi di fede, i quali si chiedono se Monsignor Battaglia sa che la Chiesa di Cristo Redentore si trasformerà nel pulpito di quella politica che non è riuscita a presentare liste senza “indesiderabili”.
Si chiedono, come mai la chiesa scende in campo in questo modo?
Storicamente legata a Gennaro De Mare e alla sua lista, i cui candidati si aggirano quotidianamente tra scranni, incensieri e portacandele, la chiesa in questo modo polarizzerà ancora di più le divisioni interne.
Era proprio il caso di gettare odio tra i fedeli di opposto credo politico, chiamandoli tutti a raccolta?
E le norme anticovid che fanno entrare pochi fedeli per volta durante le celebrazioni, come saranno rispettate?
Il Comandante della Polizia Locale vigilerà?
Sicuramente, questa è la campagna elettorale più strana di sempre!