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De Luca inaugura a Salerno la piazza più grande d’Europa sul mare

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SALERNO – Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha presieduto all’inaugurazione di Piazza della Libertà a Salerno, presentando il nuovo progetto alla cittadinanza ed alla stampa lì presente. La piazza, dapprima simbolo di degrado, segna il termine del lungomare di Salerno.

Oggi è una giornata storica per Salerno e la Campania. Sono passati 15 anni da quando l’abbiamo immaginata. Sono stati anni pesanti per me, per i miei figli Piero e Roberto. Quindici anni per sognare una città diversa e realizzata, per fare di una città media una città europea, per aprirsi la strada.” Così si esprime il Presidente commosso tra una frase e l’altra.

Volevamo una piazza che desse una identità moderna. Questa piazza, adesso, sarà ricordata nei secoli. Abbiamo raso al suolo tutto per avere un’area enorme nella quale fare una piazza dignitosa e bella Abbiamo progettato e presentato il plastico dell’opera dappertutto, ai nostri concittadini. Poi è cominciato il calvario, siamo l’Italia: ricorsi, controricorsi, le palle e le pippe.

Questa piazza ha una superficie di 28mils metri quadri – la superficie di Piazza San Pietro – ma con le aree di ingresso può arrivare a 40mila metri quadri e ospitare 100mila persone. È la più grande piazza d’Europa, sul mare. Adesso vedete solo le vetrate – saranno pronti la prossima estate – ma presto ci saranno i negozi.

Abbiamo regalato altri 500 metri di lungomare. I parcheggi saranno attivi tra 40 giorni, prima delle Luci d’artista, mi auguro. Faremo Luci d’artista, quest’anno. Ai salernitani dico: non dobbiamo scambiarci niente ma negli anni e nei decenni ricordate ai figli ed ai figli dei vostri figli che tutto questo c’è e ci sarà perché c’è stato uno che ha avuto il coraggio di andare avanti senza fermarsi davanti a niente e a nessuno“.

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Attualità

A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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