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Cronaca

Napoli: sequestrato il “Gratta e vinci” da 500mila euro in una banca di Latina. Il ladro denuncia la signora a cui l’ha rubato

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NAPOLI – E’ stato sequestrato in una banca di Latina il “Gratta e vinci” da 500 mila euro sottratto a una donna di 70 anni da un tabaccaio di Napoli bloccato ieri dalla Polaria all’aeroporto romano di Fiumicino mentre tentava di imbarcarsi su un volo diretto a Fuerteventura, in Spagna.

Gaetano Scutellaro, questo il suo nome, aveva tentato l’ultima carta presentando una querela contro l’anziana donna e sostenendo che quel tagliando fosse suo. Ma gli accertamenti condotti dagli investigatori su disposizione della magistratura hanno portato all’ennesimo colpo di scena in questa surreale vicenda.

Il tabaccaio del rione Materdei a Napoli, la licenza però è intestata alla moglie, dopo essersi reso irreperibile in seguito alla sottrazione del tagliando vincente, si era rifugiato a Latina e lì aveva aperto un conto corrente bancario a suo nome dove depositare il gratta e vinci per poterlo incassare successivamente, una volta calmate le acque.

L’uomo si è presentato negli uffici della Polizia di Frontiera per sporgere denuncia nei confronti della donna che a suo dire lo aveva accusato falsamente di avergli sottratto un tagliando vincente. I poliziotti hanno immediatamente ricostruito la vicenda, riscontrando la falsità delle dichiarazioni rese informalmente dal tabaccaio.

Per lui è scattata una denuncia per furto pluriaggravato. L’operatività del conto corrente dove era stato depositato il tagliando vincente è stata bloccata. Il gratta e vinci è stato recuperato nell’istituto di credito di Latina e posto sotto sequestro.

Intanto è stata bloccata la riscossione del biglietto Gratta e vinci risultato vincente e rubato da un tabaccaio di Napoli. A disporre lo stop l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, su impulso del direttore dell’ufficio Giochi numerici e Lotterie, Stefano Saracchi.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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