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Napoli

Elezioni, CSV Napoli lancia il “Patto Napoli impegno per il Volontariato e i processi condivisi”. Appello ai candidati sindaco

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NAPOLI – In occasione delle prossime elezioni comunali, CSV Napoli ETS, il Centro di Servizio per il Volontariato della città metropolitana di Napoli, ha proposto ai candidati a Sindaco del capoluogo campano di confrontarsi sui temi che portano alla valorizzazione del volontariato e  di impegnarsi a intraprendere processi di co-progettazione e co-programmazione con tutti gli attori, istituzioni, imprese, Terzo settore, società civile, coinvolti a vario titolo nella crescita civile e responsabile delle proprie comunità di riferimento.

Nello specifico, CSV Napoli ha lanciato il “Patto Napoli impegno per il Volontariato e i processi condivisi”, chiedendo ai candidati alla carica di sindaco la disponibilità a sottoscrivere un documento nel quale vengono indicate le proposte per la città del CSV Napoli.

Il patto prevede 3 punti necessari per valorizzare le azioni della cittadinanza attiva e promuovere la coesione sociale per il benessere delle comunità

1.         l’impegno dell’amministrazione pubblica alla piena ottemperanza dell’art.19 del Codice del Terzo settore che sottolinea l’importanza di promuovere la cultura del volontariato e le azioni di cittadinanza attiva per il cambiamento culturale, sociale ed economico della città

2.         il coinvolgimento degli Enti di Terzo settore nella gestione condivisa per le politiche attive di welfare, la valorizzazione dei Beni comuni e dei Beni confiscati alla camorra.

3.         la condivisione di processi e strategie con il CSV Napoli – Centro di Servizio per il Volontariato della città metropolitana di Napoli – per il supporto del volontariato, per la promozione della cittadinanza attiva, per l’attuazione di politiche sociali orientate all’amministrazione condivisa e alla costruzione di un welfare comunitario e generativo. 

Sono stati invitati tutti i candidati alla carica di sindaco. Hanno già confermato la propria disponibilità alla sottoscrizione del patto Alessandra Clemente, che sarà presente nella sede del CSV Napoli (al Centro Direzionale, Isola E1) giovedì 9 settembre alle ore 10.30, e Gaetano Manfredi che verrà, invece, giovedì 16 settembre sempre alle 10.30.

«Riteniamo fondamentale l’adesione a questo patto, che certifica la volontà di impegno su una tematica, quella del volontariato, troppe volte dimenticata o trascurata. Il patto, inoltre, rappresenta anche un riconoscimento del lavoro intrapreso dal Centro di Servizio per il Volontariato sul territorio della Città Metropolitana di Napoli per la valorizzazione delle azioni portate avanti dalle associazioni del mondo del volontariato, per la crescita della coscienza solidale e della responsabilità sociale condivisa, in un percorso di dialogo e confronto costante con le istituzioni», commenta il presidente di CSV Napoli, Nicola Caprio.

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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