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AFRAGOLA. Se si vuole davvero il cambiamento, bisogna votare loro

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AFRAGOLA – Chi è dentro e chi è fuori. Finalmente si conoscono ufficialmente gli schieramenti che si presenteranno ai nastri di partenza di questa campagna elettorale.

Molti nomi conosciuti e molte novità. Afragola in questa tornata elettorale presenterà un giusto mix tra vecchio e nuovo, tra morale e amorale, tra presentabile e impresentabile. Insomma la scelta ricade, tra l’altro come sempre, nelle mani dei cittadini.

Peccato però che questi ultimi non hanno compreso ancora che la politica del favore personale o del posto di lavoro non ripaga a livello di collettività. Fino a quando si vota chi mi espleti il documento all’anagrafe o mi accatasti la veranda non bisogna meravigliarsi poi se la res publica decade, se quando camminiamo dobbiamo fare slalom tra le buche, se l’immondizia non viene raccolta o se le strade non sono illuminate a giorno favorendo la microcriminalità. Il prezzo lo si è pagato con il favore personale.

Visti gli schieramenti, da sinistra a destra, passando per il centro, Afragola questa volta mette alla libera scelta il cittadino. Basta solo scegliere, se votare i padrini e padroni come dice Gennaro Giustino attraverso le sue quasi anonime gigantografie – per chi non lo conosce di persona, oggettivamente sembra difficile stabilire a cosa servono quei poster 6×3 – dimenticandosi che di sé, se proprio padrone non si può dire, almeno padrino quasi certamente, visto che, specialmente negli ultimi tempi dell’Amministrazione Grillo, ha eterodiretto anche consiglieri di maggioranza, oggi candidati nella sua coalizione.

Il centro moderato di Gennaro Giustino si presenta con i già più volte menzionati 13 ex consiglieri dell’era Grillo e con tutto il peso della questione morale tiratagli addosso.

Imperterriti i tredici che, compreso il candidato a Sindaco, non hanno voluto ascoltare le parole del Prefetto Valentini, quando parlava di “quid pluris etico”. Ma logicamente tutta la responsabilità in questo caso sarà rivolta ai cittadini il prossimo 3 e 4 ottobre. L’unica cosa che continua a preoccupare è l’ingovernabilità degli stessi e la paura di una nuova breve esperienza amministrativa.

Antonio Pannone dal canto suo pure presenta la sua piccola schiera di big del centro destra, anche se spera nella composizione delle sue liste che in maniera scientifica è stata pensata per spaccare gli elettorati dei big giustiniani. Sulle sue spalle, almeno per una parte di Afragola che non stima il Senatore Nespoli, grava l’etichetta di essere il suo delfino e questo può rappresentare il suo tallone d’Achille in campagna elettorale per facili attacchi dei suoi competitor.

Il centro sinistra ha presentato una versione ridimensionata della coalizione pubblicizzata subito dopo la nomina del candidato a Sindaco Iazzetta. Sono venute meno le liste “In Marcia” e “Fondazione Natale Cerbone”, dove la prima ha rinunciato proprio a presentarsi, mentre la seconda, insieme a Luigi Iorio da Cardito con il PSI e la lista “Iazzetta Sindaco” hanno formato un “triciclo” chiudendo il recinto del centro sinistra su sei liste.

Questa campagna elettorale sarà avvincente, nessuno dei tre profili dei candidati a sindaco è convincente, c’è chi è troppo irruento e lascia presagire una conduzione dispotica della cosa pubblica, c’è chi invece appare troppo mite e accondiscendente al punto tale da piegarsi ad un sistema ben consolidato nel tempo e c’è chi è totalmente sprovveduto che sembra quasi sia stato buttato nella mischia proprio perché di meglio non si è trovato.

Insomma sarà dura per gli afragolesi ma se posso permettermi, io qualche consiglio ai cittadini lo darei volentieri.

Premesso che uno di questi candidati a Sindaco lo si deve sorbire per forza, ma quanto meno, anche se so che è un’utopia, si può cercare di rinnovare la classe dirigente, fortunatamente tutti e tre gli schieramenti danno questa possibilità.

Nel centro moderato, c’è un’intera lista di giovani – +Giovani – nessuno di loro ha mai fatto politica e tutti hanno entusiasmo ed ideali da vendere, Ferdinando Salzano su tutti tanto per fare un nome, così come anche nel centro sinistra abbiamo ragazzi come Pasquale Rosario Iazzetta ed Elisa Capone, ma lo stesso Mario Senese di “Iazzetta Sindaco”, come Angelita Amato di Europa Verde.

Se invece andiamo a vedere il centro destra troviamo l’intera lista di “Pensiero Comune” che ha avuto la facoltà e la bravura di radunare i più importanti giovani professionisti e imprenditori del territorio come Michelangelo Mosca cugino dell’ex candidato alla Regione Campania Raffaele Mosca, ma si possono annoverare anche altri nomi come Carmine Moccia e Gianluca Di Maso di “Nuova Città”, Fabio Capone di “Noi con Afragola” e tanti altri ancora.

Insomma la possibilità, almeno sotto questo punto di vista, chi ha formato le liste, anche se con obiettivi diversi da quelli da me suggeriti, l’ha data.

Bisogna solo scegliere di votare chi ha ostacolato per anni la consegna delle chiavi del centro Lu.Mo., chi non voleva che a La Masseria Ferraioli venisse riqualificata la struttura, chi vuole gestire gli appalti al cimitero e mettere le mani sulle politiche sociali, chi va per il tozzo di pane, chi chiede il posto fisso per se e per i familiari, chi vuole che gli sia data la licenza di costruire senza monetizzare gli standard di vivibilità, chi vuole lottizzare terreni suoi o dei suoi familiari, chi invece vuole continuare la raccolta rifiuti con la Buttol e chi vorrebbe una nuova ditta – questa cosa non si è mai capita ad esempio, a me basterebbe che venisse raccolta l’immondizia – chi vuole il campo sportivo e chi le strisce blu o semplicemente chi, come tutti da giovani, credono che le cose possano cambiare e si ha tutto l’entusiasmo, gli ideali e le competenze per poterlo fare. Afragolesi a voi la scelta.

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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