Il Papa si rivela nel corso di un’intervista concessa alla radio cattolica spagnola Cope, nella quale affronta diversi temi, tra cui le voci sulle sue presunte dimissioni. Ecco le sue dichiarazioni: “Una parola, può essere interpretata in un modo o nell’altro, no? Sono cose che succedono. E che ne so io…Non so da dove hanno preso, la settimana scorsa, che stavo per presentare le mie dimissioni! Che parola hanno preso nel mio paese? È lì che è uscita la notizia. E dicono che ha fatto scalpore, quando non mi è nemmeno passato per la testa. Di fronte a interpretazioni che nascono un po’ distorte di qualche mia parola, taccio, perché chiarire è peggio”.
Poi, il Pontefice, parla in maniera dettagliata dell’infermiere che gli ha salvato la vita, soffermandosi prima sull’intervento al colon dello scorso 4 luglio: “Queste cose che nascono dai diverticoli… e che ne so… da quelle parti si deformano, necrotizzano… ma grazie a Dio è stata presa in tempo, e mi vedi”. Poi prosegue: “Mi ha salvato la vita! Mi ha detto: ‘Deve operarsi’. C’erano altri pareri: ‘No, ma quali antibiotici…’, e me lo ha spiegato molto bene. È un infermiere di qui, del nostro servizio sanitario, dell’ospedale del Vaticano. È qui da trent’anni, un uomo di grande esperienza. È la seconda volta nella mia vita che un infermiere mi salva la vita”. Sempre a proposito dell’intervento dichiara: “Era tutto programmato ed è stato reso noto… Dopo l’Angelus sono andato direttamente, sarà stata quasi l’una, ed è stato comunicato alle 15.30, quando ero già nei preliminari. Adesso posso mangiare di tutto, cosa che prima con i diverticoli, non si poteva. Posso mangiare di tutto. Ho ancora le medicine postoperatorie, perché il cervello deve registrare che ha 33 centimetri in meno d’intestino. E tutto, è gestito dal mio cervello, il cervello gestisce tutto il nostro corpo e ci vuole tempo per registrarlo. Però vita normale, conduco una vita totalmente normale”.
Inoltre, a proposito dell’insistenza dei media sulle sue possibili dimissioni, risponde: “Sì, mi hanno anche detto che la settimana scorsa andava di moda. Me l’ha detto Eva (Fernandez, la corrispondente in Vaticano di Radio Cope, ndr), me l’ha detto anche con un’espressione argentina molto simpatica e io le ho detto, che non ne avevo idea, perché leggo solo un giornale qui la mattina, il giornale di Roma. Lo leggo, perché mi piace il modo di titolare che ha, lo leggo velocemente e punto, non entro nel gioco. Non guardo la televisione. E ricevo, sì, il resoconto più o meno delle notizie del giorno, ma di quello ho saputo molto dopo, qualche giorno dopo, che c’era una cosa sul fatto che io rinunciavo. Ogni volta che un Papa è malato, c’è una brezza o un uragano di Conclave”.