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Cronaca

Caserta: arrestati cinque usurai. Tra loro anche un capo del Clan “Massaro-Di Paolo”

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CASERTA – Nella giornata di oggi la Guardia di Finanza ha arrestato cinque persone residenti nel Casertano su ordine del Gip di Napoli, nell’ambito di una indagine della Direzione Distrettuale Antimafia.

Sono accusate di usura, estorsione e violenza privata, aggravati dall’utilizzo del “metodo mafioso”. Per gli inquirenti gli indagati avrebbero costretto un imprenditore che aveva contratto un prestito a pagare interessi usurai pari all’80% e a cedere immobili, per appianare il debito, per un valore di 300 mila euro.

Anche un secondo imprenditore sarebbe rimasto vittima del gruppo, e sarebbe stato costretto con la forza a pagare interessi da capogiro. Tuttavia, nessuno dei due imprenditori coinvolti ha denunciato gli usurai.

In cella è finito il 59enne di Santa Maria a Vico Clemente Crisci, detto “Semmentone”, già condannato per associazione mafiosa in quanto ritenuto organico al clan camorristico “Massaro-Di Paolo”, attivo nei comuni casertani di San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e zone limitrofe.
 

In carcere anche i 41enni Andrea Di Caprio e Angelo Crisci, il 37enne Vincenzo Guida e Alessio Biondillo, di 44 anni, anche quest’ultimo già indagato in passato per reati aggravati dal metodo mafioso.
   

Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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