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L’addio al nuoto di Federica Pellegrini: l’ultima nuotata della Divina alla Piscina Scandone a Napoli

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L’ultima nuotata della Diva Federica Pellegrini si terrà a Napoli, presso la Piscina Scandone di Fuorigrotta, in occasione dell’International Swimming League da giovedì 26 agosto a giovedì 30 settembre.

La Divina è arrivata in città. Oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e argento a Londra 2012 nei 200 metri stile libero, nonché detentrice del record mondiale con 1’52″98, nelle scorse ore è giunta nel capoluogo partenopeo per partecipare all’International Swimming League alla Piscina Scandone di Fuorigrotta, ultimo appuntamento agonistico prima di ritirarsi definitivamente dal mondo del nuoto.

Federica Pellegrini, reduce dalla sua quinta olimpiade consecutiva (da Pechino 2008 a Tokyo 2020) non ha perso tempo mostrando subito la sua vista del Golfo di Napoli dall’albergo di via Medina dove alloggia.

Protocolli serratissimi, vista anche la pandemia da Covid: ma tutti attendono di vederla alla Piscina Scandone di Fuorigrotta, tempio storico del nuoto partenopeo, che dunque avrà l’onore di ospitare le ultime bracciate della Divina, che gareggerà con la squadra dell‘Aqua Centurions assieme ad altre nuotatrici italiane ed internazionali.

L’International Swimming League durerà un mese: dal 26 agosto, giorno di inizio della fase preliminare, fino al 30 settembre, giorno in cui si disputeranno le fasi finali della competizione.

Quella della piscina Scandone sarà l’ultima gara per la Divina che dunque a Napoli darà il suo saluto finale alle vasche del nuoto.

E’ l’ultima mia gara internazionale” aveva detto al termine della finale dei 200 stile libero alle Olimpiadi di Tokyo, avendo già deciso di dire addio alle gare qui a Napoli dopo essere stata la prima donna nella storia olimpica a partecipare per cinque volte alle Olimpiadi.

Considerata la più forte nuotatrice della storia del nuoto azzurro. Ha vinto 11 medaglie mondiali e due medaglie olimpiche. Nel 2008 a Pechino è divenuta la prima nuotatrice italiana a laurearsi campionessa olimpica.

Come ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera dopo l’addio ha deciso di occuparsi dei problemi mentali degli atleti, un tema delicato e piuttosto sottovalutato.

Vorrei avere la grinta di Oriana Fallaci. Sogno di essere la prima donna a fare cose riservate ai maschi” ha affermato la Divina che, sebbene abbia dichiarato di temere di essere dimenticata dopo poco, con la sua carriera, il suo sorriso e la sua grinta resterà per sempre nella storia.

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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