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Cronaca

Esplode una bombola di gas nel B&B: morta una turista

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Una bombola di gas è esplosa in un B&B in Salento: a causa delle gravi ustioni è morta una turista di 54 anni.

La donna, investita in pieno dalla violenta esplosione mentreerain vacanza in Salento, residente a Monza, è deceduta nelle scorse ore a causa delle gravissime gravi ustioni riportate su tutto il corpo dopo la deflagrazione avvenuta venerdì scorso all’interno di una casa vacanze adibita a “bed and breakfast” tra Borgagne e Sant’Andrea, nel territorio del comune di Melendugno, in provincia di Lecce.

La vittima del terribile incidente è Manuela Mancini, una donna di 53 anni di origine pugliese ma residente da tempo in Lombardia. La donna è morta nelle scorse ore all’ospedale Perrino di Brindisi dove era ricoverata da quei drammatici momenti.

Nonostante gli sforzi dei sanitari, troppo gravi si sono rivelate le ustioni riportate su gran parte del corpo dopo l’esplosione di una bombola nella stanza in cui aveva trovato alloggio per il periodo estivo, lungo la strada che collega Borgagne, frazione di Melendugno, con la marina di Torre Sant’Andrea.

Nonostante i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco l’avessero estratta viva e stabilizzata trasportandola d’urgenza in ospedale, le condizioni della turista erano apparse sin da subito molto gravi e la donna stamattina, intorno alle 8, ha esalato l’ultimo respiro.

La donna aveva riportato ustioni di secondo grado in tutto il corpo e, dopo le prime cure al Vito Fazzi di Lecce, era stata poi trasferita alla volta del Centro grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi, dove purtroppo è morta nelle scorse ore.

Sul caso sono ancora in corso le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Lecce, per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione si sarebbe verificata a causa di una bolla di gas creatasi all’interno dell’abitazione, partita probabilmente da una bombola di gas.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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