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Cronaca

La tragedia. Padre e figlia muoiono in moto: localizzati dalla moglie con un’App

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Erano usciti in moto insieme, sono morti in un tragico incidente. A trovarli, padre e figlia, prima dell’arrivo dei soccorsi, è stata la moglie, Patrizia Scurria.

Preoccupata per il ritardo, ha utilizzato un’app e li ha localizzati con il Gps. Sandro Prada, 51 anni, e la figlia Elisa, 13, erano, ormai senza vita, in un bosco a Nogarè (Trento), sulla provinciale 83: a una curva a gomito la moto è uscita di strada. Per padre e figlia non c’è stato scampo.

La donna si è allarmata perché il marito e la figlia non rispondevano al telefono e ha così utilizzato un’app installata sullo smartphone della 13enne che consente di localizzare il cellulare della persona cercata. Con l’altra figlia si è precipitata sul luogo individuato, a pochi chilometri da casa, a Pergine Valsugana.

Il Gps indicava una località lungo la strada che scende dall’altopiano di Piné, a valle del bivio per San Mauro.

Era lì che la moto, una Motron Motard X125 acquistata da poco dal marito, era uscita di strada, forse per un malore dell’uomo o forse per l’eccessiva velocità. Il veicolo ha invaso la corsia opposta ed è volata nel bosco sottostante.

Nessun testimone ha assistito all’incidente. I corpi di padre e figlia, lontani dalla strada, sono quindi rimasti nel bosco finché non è arrivata la moglie, con l’altra figlia della coppia.

I soccorsi sono arrivati solo successivamente, quando una guardia forestale di passaggio ha notato dei fari in lontananza, nel bosco.

Tra gli alberi c’erano le due donne che vegliavano sui corpi senza vita di Sandro ed Elisa.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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