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Cronaca

Salerno. Coltivava cannabis in un fondo agricolo. Gdf arresta giovane ad Agropoli

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno tratto in arresto un giovane di
Agropoli per il reato di coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione conclusa nei giorni scorsi, è stata condotta lungo il fiume “Solofrone” nel
comune di Agropoli, ove è stata scoperta la piantagione di cannabis.
Nel corso di un pattugliamento della zona, all’interno di un fondo agricolo privato, tra la fitta
vegetazione di piante di mais, veniva notato un tubo per l’irrigazione lungo oltre 100 metri,
collegato ad un rubinetto di un casolare. Insospettiti dalla presenza del tubo di gomma, i
finanzieri hanno fatto irruzione nel terreno, ove sono state scoperte 38 piante di marijuana,
in ottimo stato di maturazione, alte sino a 2 metri.
Gli immediati approfondimenti permettevano di individuare il responsabile della coltivazione,
un giovane agropolese con precedenti legate allo spaccio di droghe. La successiva e
immediata perquisizione dell’abitazione del responsabile, eseguita dalle Fiamme Gialle
ebolitane consentiva di rinvenire due manuali con le istruzioni d’uso relative alla coltivazione
di marijuana “fai da te”.
Il trentenne, su disposizione di questa Procura della Repubblica è stato sopposto agli arresti
domiciliari per il reato di coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, misura
cautelare personale poi confermata dal GIP in giudizio direttissimo, nell’attesa del rito
abbreviato previsto per settembre.
Le piante sequestrate avrebbero permesso una produzione di almeno 1.5 kg di fioritura
pronta per essere fumata con un giro d’affari stimato di circa 20 mila euro, sottratta alle
piazze di spaccio del Cilento.

Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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