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POLITICA

Calze e collant: trend di vendite positivo per le creazioni Made in Italy

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Il made in Italy è sempre ai primi posti nel mondo per quanto concerne la qualità, l’estetica e la cura nei particolari. Non stupisce, quindi, che anche nell’ambito delle calze e dei collant i più ricercati siano quelli 100% italiani: aumentano le ricerche anche online, su portali dove c’è una buona scelta. Collant, gambaletti, calze a rete e tutto ciò che concerne questa tipologia di articolo, possono essere acquistate direttamente online grazie a portali specializzati che offrono guide alle taglie che consentono di orientarsi correttamente. A questo proposito, tra le creazioni made in Italy più apprezzate dagli utenti si inseriscono calze e collant firmati Calzitaly, azienda italiana con pluriennale esperienza nel settore che propone un’ampia selezione di capi di qualità, pensati per soddisfare qualsiasi esigenza.

La scelta delle calze giuste

I collant non sono solo un capo elegante da abbinare a un abito o a un completo da lavoro: in alcuni casi possono diventare un complemento irrinunciabile sotto a un paio di short o a dei jeans strappati e persino il capo principale da sottolineare durante una serata qualora presentino applicazioni luminose o a fantasia. In tal senso, le calze a rete, che si tratti di collant o gambaletti, possono rivelarsi davvero versatili: conferiscono un’eleganza trendy o diventano quasi retrò con una minigonna e un paio di anfibi.

Ovviamente, poi, non possono mancare i tipici calzettoni da usare con tutti i tipi di scarpa chiusa, in morbido cotone o lycra e che sono indispensabili a donna, uomo e bambini: colorati, elasticizzati o sobri, possono presentare lunghezze diverse anche a seconda della stagione e delle singole esigenze. Si va dai calzettoni che coprono buona parte di caviglia e gamba ai noti “fantasmini” che si impiegano soprattutto con scarpe sportive o in estate e non sono visibili.

Vi sono, infine, calze funzionali che supportano la circolazione sanguigna e si tratta di quelle cosiddette a “compressione graduata” che si presentano leggermente più strette in alto e più comode man mano che scendono sulla gamba; esistono persino modelli anticellulite con componenti bioattive nella trama, a rilasciare calore dove serve per stimolare il metabolismo cellulare.

I modelli di tendenza

I leggings possono essere considerati una sorta di collant coprente che s’interrompe sulla caviglia: sono molto scelti perché risultano adatti a molteplici occasioni. Molte donne le impiegano come un vero e proprio paio di pantaloni attillati, magari sotto a un maglione oversize, oppure in abbinamento a un abito casual, ma anche a gonne e pantaloni corti. Colorati, pratici ed elastici, sono soprattutto più resistenti delle classiche calze in lycra.

Ma, anche queste ultime, sono irrinunciabili nel guardaroba di una donna: le già citate calze a rete tornano di moda sia a maglia larga che stretta e persino con fantasie abbinate per arricchirne la figura. Nell’ambito dei collant, ovviamente, va anche valutato il numero di denari che rende il capo più velato o coprente, fermo restando che le lavorazioni 100% italiane ottenute con i materiali migliori conferiscono comunque una buona resistenza: laddove le calze velate appaiono un complemento chic da indossare sotto a un abito o a una gonna eleganti, quelle più coprenti non sono certo da meno, specie nelle colorazioni evergreen come il nero o i color carne.

Tra le lavorazioni più ricercate, per una questione di comodità, praticità e stile, vi sono poi quelle che prevedono punti di rinforzo sulle punte dei piedi e sulle caviglie e persino a livello della vita nei modelli premaman. Le cuciture, nei collanti migliori, sono rese invisibili per non creare inestetismi sotto a un capo attillato, purché si rispetti sempre la propria taglia evitando calze troppo strette o troppo larghe.

Infine, una delle ultime tendenze è rappresentata dal filato riciclato, eco-friendly e non meno resistente di quello classico.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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