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Cronaca

Bambina di 4 anni perde la vita precipitando da un sentiero: indagato il Primo Cittadino

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Una bimba di soli 4 anni, Margarita Romanovna Rogova è morta lo scorso 22 maggio, precipitando da un sentiero a Palinuro. Tra gli indagati anche il Primo Cittadino, Carmelo Stanziola.

La bambina tedesca di 4 anni è morta lo scorso 22 maggio a Palinuro dopo essere precipitata in un dirupo mentre percorreva il Sentiero dei Fortini insieme alla sua famiglia, in vacanza in Cilento.

Al primo cittadino di Centola,(Palinuro è una sua frazione, nella provincia di Salerno) i militari della Guardia Costiera hanno notificato l’avviso di garanzia, emesso dalla Procura di Vallo della Lucania, titolare delle indagini sulla morte della bambina: l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

Secondo gli inquirenti, infatti, il sindaco Stanziola avrebbe mancato di vigilare sulla sicurezza del sentiero, sprovvisto di un’adeguata cartellonistica che ne indicasse i pericoli.

Nel registro degli indagati anche i genitori della piccola Margarita, a cui la notifica della Procura era già arrivata pochi giorni dopo la tragedia.

Secondo gli inquirenti, la coppia di turisti tedeschi non avrebbe preso le necessarie precauzioni per la sicurezza della propria prole: i due si erano imbarcati sul sentiero senza alcun tipo di guida, insieme ai cinque figli: per gli inquirenti, sarebbe stato impossibile per la coppia vigilare su tutti i bambini. Anche i genitori della piccola sono indagati come atto dovuto per omicidio colposo.

Come detto la tragedia si è verificata il 22 maggio del 2021. La famiglia tedesca, in vacanza in Cilento, si trovava sul Sentiero dei Fortini a Palinuro per una escursione quando Margarita, 4 anni, forse per essersi sporta troppo o forse dopo essere scivolata, è precipitata dal dirupo per circa 50 metri, finendo in mare. Il corpo venne recuperato, circa 40 minuti più tardi, da una motovedetta della Guardia Costiera.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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