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Trading online e tassazione: quali attività includere nella dichiarazione dei redditi 2021

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Il tema del fisco legato all’attività di trading genera sempre qualche dubbio negli utenti, i quali spesso si trovano incerti su come procedere nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sebbene non sia un argomento del quale si discuta molto, in realtà il trading (come d’altronde tutte le attività che comportano la movimentazione di un flusso di denaro) è soggetto alla tassazione. Per quanto riguarda la dichiarazione relativa all’anno 2021, quindi, andranno dichiarati allo Stato i proventi derivati dai guadagni ottenuti ma solo se essi rientrano in una determinata casistica. D’altronde, il boom dei broker online, i quali dallo scoppio della pandemia ad oggi hanno visto moltiplicarsi i propri iscritti giorno dopo giorno, sta decisamente facendo bene anche all’erario italiano. Sembra, infatti, che solo nei primi cinque mesi dell’anno il gettito fiscale derivato dalle rendite finanziarie sia aumentato del 13,3% rispetto al periodo dello scorso anno.

Per quanto riguarda gli aspetti fiscali legati all’attività di trading svolta attraverso la mediazione di una delle piattaforme di trading più famose, cioè eToro, essi non presentano particolari problematiche. Ad esempio, digitando sul motore di ricerca le parole “dichiarazione dei redditi etoro” si potrà avere una panoramica esaustiva su come bisogna comportarsi. A tal proposito un utile approfondimento è stato messo a punto anche dagli esperti del sito Investingoal.it, i quali si sono occupati di analizzare la procedura da attuare valida anche per l’anno 2021. In caso di ulteriori dubbi, nulla vieta comunque di contattare il proprio commercialista e chiedere a lui dei chiarimenti.

Come dichiarare l’attività di trading online

I broker come eToro e Plus 500 non si comportano da sostituti di imposta e ciò significa che dovrà essere l’utente a preoccuparsi di dichiarare al fisco il guadagno ottenuto con le transazioni finanziarie effettuate. Tuttavia è possibile reperire lo storico di tutte le operazioni effettuate durante i dodici mesi e con quel documento calcolare i guadagni da dichiarare poi allo stato. Il broker eToro segue in linea generale la tassazione standard al 26% che grava sul trading, tuttavia nel caso delle criptovalute e degli ETF le cose cambiano. Per quanto riguarda gli ETF, infatti, le minusvalenze di quelli non armonizzati (vale a dire non conformi alle direttive europee ma solo a quelle americane), oltre a non poter essere recuperati, sono soggetti a un’aliquota che può arrivare fino al 41%.

Per quanto riguarda Plus 500, invece, che è un broker CFD, entra in gioco la Tobin Tax, ovvero la tassa che grava sui contratti derivati e sulle operazioni cosiddette “ad alta frequenza”, la quale è stata introdotta in Italia nel 2013 con la legge 228. Secondo questa norma viene applicata la Tobin Tax anche sui CFD quando il loro saldo, alla fine della giornata di contrattazioni, è superiore al quello del giorno precedente, sempre che il sottostante dei contratti appartenga a società con una capitalizzazione superiore a 500 milioni di euro. Tuttavia, avendo il broker Capital.com sede legale all’estero, esso non è soggetto a questa ulteriore tassa.

In linea generale comunque, la tassazione sul trading in Italia è pari al 26% ma si applica solo sulle plusvalenze, ovvero sia sui guadagni. Molto interessante è il tema delle minusvalenze, le quali possono essere recuperate dall’investitore entro quattro anni. Queste ultime non hanno, come invece succede per le plusvalenze, l’obbligo di essere dichiarate al fisco, tuttavia se si ha l’intenzione di andarle a recuperare, anche loro dovranno essere presenti in dichiarazione.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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