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Napoli

Gaetano Manfredi a Radio CrC: “La Napoli del futuro parte dai nostri ragazzi!”

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L’intervista si apre con una prima domanda posta al Candidato Sendaco del Centro sinistra per le prossime Comunali a Napoli, Gaetano Manfredi, semplice, diretta, forse anche un po’ provocatoria: “Chi gliel’ha fatto fare?“.

Io mi sono voluto impegnare in questa grande battaglia per la città perchè credo che la città di Napoli meriti tanto, è una città bellissima, che però sta vivendo dei momenti estremamente difficili. La pandemia ha rappresentato veramente un momento molto complesso che si accumula a disagi e danni che vengono da tempi anche lontani. Adesso non possiamo più aspettare, dobbiamo dare una mano ai cittadini e soprattutto cercare di cogliere le opportunità che vengono dai nuovi fondi europei e fare di tutto per fare in modo che queste occasioni possano far sì che la vita dei cittadini napoletani possa migliorare” ha affermato Manfredi.

Ma quali saranno le cose principali da fare qualora dovesse essere scelto lei dai cittadini come Sindaco di Napoli?” gli viene poi chesto. “Io credo che noi da un lato dobbiamo cercare di dare una risposta alla vivibilità quotidiana. I cittadini ci chiedono normalità, un traffico più ordinato, trasporti che funzionano, migliore decoro urbano, maggiore pulizia delle strade, riuscire finalmente a manutenere il verde pubblico, garantire i servizi elementari dall’anagrafe ai servizi di sostegno sociale. Dall’altro canto dobbiamo far partire gli investimenti. Sono anni che abbiamo cantieri aperti che non si chiudono e fare nuovi investimenti per la città. Soprattutto per fare in modo che si creino occasioni di lavoro e di sviluppo che aspettano i nostri giovani, per avere opportunità ed evitare che poi si debba per forza andare via per avere una prospettiva di vita” risponde il Candidato Sindaco.

Il giornalista parla poi delle liste “Si è detto tanto, che addiruttura saranno 24 le sigle che parteciperanno alla campagna elettorale, che dovranno essere di un certo numero, qualcuno dice 12, come vi muoverete? Addirittura si dice che ci sono liste con altri che vengono da altri schieramenti. Maresca l’ha accusata di prendersi un po’ tutto quello che non puo’ rientrare nel centro-destra. Come si muoveranno le liste?” “Quando mi è stata proposta la candidatura c’è stata una forte sollecitazione. C’erano 24 sigle al tavolo della coalizione. Io dall’inizio ho subito chiesto una semplificazione. Quindi si sta arrivando a una proposta politica con 12/13 liste che rappresentano questa coalizione di centro sinistra. E’ un percorso politico molto naturale. Tutte le persone che si stanno impegnando fanno parte dell’area di centro sinistra. Mi sembra quindi un percorso naturale e saranno ovviamente i cittadini a giudicare” risponde Manfredi.

Il direttore della testata, Antonio Menna, gli chiede poi dei temi della quotidianeità e in particolare della questione del Lungomare: “Io penso che il Lungomare rappresenti sicuramente una cartolina della città, ma anche un grande patrimonio dei cittadini. Quindi l’idea del Lungomare pedonalizzato sembra sia stata accettata dai cittadini ed è un’opportunità che va valorizzata. E’ ovvio che per far questo si deve da un lato garantire una viabilità che non danneggi gli stessi cittadini, un meccanismo di traffico efficace, ovviamente la Galleria riaperta. E’ poi anche indispensabile che il Lungomare sia valorizzato, che garantisca decoro e valorizzi la realtà di Napoli in maniera gradevole. Esiste un progetto che è stato già finanziato e approvato dal Comune e se gli elettori vorranno che sarò sindaco lo valuteremo attentamente“.

La discussione passa poi su un problema cruciale della città, la mancanza di soldi e fondi magari anche per finanziare le promesse che si stanno facendo: “Questo è un tema cruciale per Napoli ma anche per gli altri Comuni, soprattutto delle grandi aree metropolitane. C’è già stato il primo provvedimento che ha consentito di stanziare risorse per i Comuni in deficit e mi auguro che l’amministrazione comunale approvi rapidamente il bilancio perchè noi ci troviamo che siamo alla fine di luglio e non abbiamo ancora il bilancio approvato e questo rappresenta un grave problema per la città. E questo rappresenta poi un limite enorme per la funzionalità del Comune” afferma l’ex Rettore della Federico II.

Continuando “Però queste risorse andranno consolidate negli anni successivi e la vice ministra Castelli ha confermato quest’impegno. Si sta lavorando sullo scorporo del debito e credo che ci saranno momenti migliori per le finanze del Comune. Napoli è la città più indebitata d’Italia. Questo è un passo necessario per fare in modo che le tante aspettative dei cittadini possano essere realizzate e consolidate”.

Chi conosce la mia storia sa bene che io sono una persona che ha sempre guardato alle regole istituzionali, alla concretezza, a dare delle risposte ai cittadini che non siano propaganda ma fatti concreti. Napoli ha bisogno di fatti concreti, di rapporti istituzionali e di una grande normalità. Noi dobbiamo ovviamente avere straordinari progetti per il futuro però dobbiamo partire dalla normalità, dal lavoro e dalle competenze perchè solo così si riesce poi a dare una risposta concreta ai bisogni dei cittadini” ha detto Manfredi quando gli è stato chiesto da un cittadino di “stare tra le righe”, nè sopra nè sotto.

Riguardo all’istruzione e alla crescita dei giovani afferma “Questa sarà una delle priorità dell’amministrazione. Noi dobbiamo partire da un grande patto educativo. Se riusciamo a dare istruzione, cultura, formazione a tutti i nostri ragazzi e soprattutto ai tanti che oggi hanno abbandonato la scuola, in alcuni quartieri abbiamo una dispersione scolastica che supera il 40% e sono dati veramente drammatici, se faremo questo sforzo costruiremo la Napoli del futuro. La Napoli del futuro parte dai nostri ragazzi, dalle nostre scuole, dagli insegnanti, da un impegno nuovo che fa della cultura e delle competenze una grande leva di riscatto per tutti, soprattutto per i nostri ragazzi

Non è l’estate da lunghe vacanze ma è un’esperienza bellissima perchè i napoletani mi stanno donando momenti molto belli di confronto e di arricchimento” conclude.

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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