Un ragazzo polacco di 21 anni si è presentato al Pronto Soccorso con varie ferite e, quando i medici gli hanno chiesto cosa fosse successo, ha confessato d’aver ucciso il suo vicino.
Oskar Kozlowski, 21enne polacco che da alcuni anni vive in Alto Adige, è stato arrestato per l’omicidio di Maximum Zanella, 30enne d’origine russe, adottato da bambino da una famiglia altoatesina.
Kozlowski si era presentato al pronto soccorso di Brunico, in provincia di Bolzano, con varie ferite confessando poco dopo di aver ucciso un suo amico al termine di una lite. Dietro la vicenda ci sarebbe l’ombra del satanismo.
La Procura di Bolzano sta indagando per omicidio volontario, non tralasciando per il momento nessuna ipotesi.
Il ritrovamento di un teschio nell’appartamento della vittima, nel quale è stato compiuto il delitto, e il fatto che il fermato, secondo foto pubblicate sui social media, avesse tatuato sul braccio il numero “666” (simbolo di Satana), hanno alimentato voci su un possibile retroscena satanista. In merito la Procura ha però precisato che “sul movente non ci sono ancora elementi utili”.
Smentiscono nettamente questa pista i genitori della vittima, Carlo Alberto Zanella, presidente provinciale del Cai, e la moglie che hanno spiegato: “Il teschio è una solo una specie di soprammobile di plastica, nient’altro“.
I coniugi Zanella non si danno pace. Descrivono Maximum come ragazzo “timido e buono”, che in passato “ha compiuto qualche errore come tanti ragazzi”.
Da sei anni viveva a Brunico e attualmente lavorava come bagnino nella piscina della cittadina. Si sentivano più volte al giorno, così anche ieri sera. Il figlio sembrava tranquillo.