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Festival Pomigliano Jazz, Cuba e Napoli unite per omaggiare Pino Daniele

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La star del latin jazz Gonzalo Rubalcaba sarà il grande protagonista delle serate di mercoledì 28 e giovedì 29 luglio, al festival Pomigliano Jazz. Il pianista, percussionista e compositore nato a L’Avana, proporrà al parco pubblico di Pomigliano d’Arco (Napoli) due concerti diversi, in due giorni. Il primo, inedito, dal titolo “Mascalzone Latino”, commissionato dal festival, nato da un’idea di Onofrio Piccolo e Federico Vacalebre. Un omaggio a Pino Daniele attraverso 11 brani del cantautore e chitarrista partenopeo riarrangiati per l’occasione, con vari ospiti: Maria Pia De VitoAymée Nuviola, Daniele SepeAldo VigoritoClaudio Romano e Giovanni Imparato. Il secondo, il giorno successivo (29 luglio), in duo con la cantante cubana Aymée Nuviola, ispirato dal loro ultimo lavoro “Viento Y Tiempo” registrato durante sei serate al Blue Note di Tokyo. Entrambi vincitori del Grammy, considerati la coppia del momento nella latin music, Rubalcaba e Nuviola proporranno una perfetta fusione tra jazz, guaracha, salsa, timba e sonorità afro-cubane.

L’Avana e Napoli. Due città distanti ma vicinissime nel carattere, nell’accoglienza, nell’interplay, nella gioia dell’improvvisazione. Gonzalo Rubalcaba ha scavato nel repertorio di Pino Daniele, certamente quello mainstream, scegliendo anche brani meno battuti, come “Pace e serenità”, straordinaria ballad pescata in “Che Dio ti benedica” del ‘93. E sempre da questo disco sceglie la “Sicily” di Coreana memoria. Perfettamente congeniale alle maniere musicali del pianista, l’afrocubana “Cumbà” tirata via dall’album “Schizzechea with Love” dell’88. Dallo shorteriano “Bella ‘Mbriana” arrivano la fusion di “Toledo” e l’inno generazionale, “Tutta n’ata storia”. Per poi passare in rassegna “Quando”; “Chi tene ‘o mare” e “Napule è”, diventati veri propri standard.

Cuba incontra la musica del “mascalzone latino: sarà un omaggio, unico nel suo genere, alla grande musica di Pino Daniele. A prepararlo, in esclusiva per il pubblico del Pomigliano Jazz il 28 luglio, il pianista Gonzalo Rubalcaba.

Le partiture, riscritte da uno dei musicisti e compositori di latin jazz tra i più influenti in circolazione (già al fianco di leggende come Dizzy Gillespie, Charlie HadenHerbie Hancock), saranno poi interpretate con il supporto di musicisti campani tra i più originali: dalla voce di Maria Pia De Vito al sax tenore di Daniele Sepe, frullando tutto con una ritmica possente e dinamica che vede Aldo Vigorito al contrabbasso, Giovanni Imparato alle percussioni e Claudio Romano alla batteria. Musicisti, che conferiranno alla scrittura di Rubalcaba la sensibilità partenopea del sound di Pino Daniele. Al combo, si unirà anche la voce di Aymée Nuviola, tra le interpreti cubane più apprezzate.

Una all star band ricca di grandi personalità per celebrare, a sei anni dalla prematura scomparsa, uno dei musicisti più rappresentativi della scena italiana e internazionale, che ha saputo interpretare i sentimenti di intere generazioni dando vita a un sound innovativo. Un mix di suoni nei quali il primordiale blues si mischia al jazz moderno passando per le poliritmie latine a quelle afro. Senza mai dimenticare la potenza della melodia e la suggestione della lingua napoletana.

Il festival Pomigliano Jazz in Campania, programmato e finanziato dalla Regione Campania e dal MiC – Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz con Scabec, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e i comuni di Pomigliano d’Arco e Avella.

I Biglietti per assistere ai concerti di Rubalcaba sono in vendita al costo di 10 euro sul circuito AzzurroService e nei principali punti vendita regionali.

Per informazioni e prevendita: tel. 081 5934001 –  www.azzurroservice.net

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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