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Cronaca

“Non perdono chi l’ha ucciso!”: le parole della madre di Mario Ceriello Rega

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Si è sposato il 13 giugno, un mese e mezzo prima di essere ammazzato. Era felice. L’ultima parola che mi ha detto è stata: ‘Ti voglio bene’. Era l’8 luglio, era arrivato tre giorni prima in Campania e mi ha portato al mare. ‘Mamma andiamo io e te’, mi ha detto. Mi confidò che sperava di avere un figlio e che lo avrebbe chiamato come mio marito, Antonio. Aveva fatto tanti sacrifici ma era contento. Tutto distrutto” ha affermato, per la prima volta in due anni, Silvia Napolitano, la madre di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate da Finnegan Lee Elder la notte tra il 25 e il 26 luglio 2019.

La donna ha rilasciato un’intervista a la Repubblica, in cui traspare tutto il suo dolore per la morte del figlio.

Continuando “Quel giorno sono morta anch’io. Non gli hanno sferrato undici coltellate, ma dodici. Perché una è stata piantata nel mio cuore“.

Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sono in carcere dal giorno successivo all’assassinio. In primo grado sono stati condannati all’ergastolo, per entrambi l’accusa è stata di omicidio volontario.

Mi hanno inviato una lettera. Forse un giorno li perdonerò, adesso non ce la faccio” ha affermato poi.

La sera in cui Cerciello è morto, a chiamare Silvia è stato il comandante. Le ha detto che il figlio non stava bene e che sarebbero andati a prenderla. Inizialmente ha pensato a un malore.

Quando ho visto che in autostrada ci scortavano due auto dei carabinieri ho capito. In ospedale ho visto mio figlio su una barella. Perché non sono morta io? Me lo chiedo ogni giorno” ha detto disperata la donna come riporta Fanpage.it.

A quell’appuntamento, Mario era andato senza la pistola: “Anche se l’avesse avuta non sarebbe cambiato nulla, Mario non l’avrebbe mai usata contro un ragazzo. Sono certa che gli avrà parlato, cercando di fargli capire che stava sbagliando. Non se l’aspettava, secondo me, che sarebbe stato accoltellato“.

Mario Cerciello Rega è stato accoltellato la notte tra il 25 e il 26 luglio 2019. Esattamente due anni fa, il vicebrigadiere dei carabinieri, che il giorno dopo sarebbe andato in ferie, è morto mentre era in servizio insieme al collega Andrea Varriale.

Erano stati chiamati da Sergio Brugiatelli, un uomo che qualche ora prima aveva fatto da intermediario per l’acquisto di droga tra due turisti americani e un pusher. Lo scambio però era andato male, e i due ragazzi erano scappati, portandosi via il suo zaino. Poi gli hanno telefonato per minacciarlo, dicendogli che volevano un grammo di cocaina e 100 euro per la restituzione dei suoi effetti.

All’appuntamento si sono presentati in borghese Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale, ma le cose non sono andate come previsto. Ne è nata una colluttazione con i due ventenni, e Finnegan Lee Elder ha accoltellato undici volte Cerciello, che morirà dissanguato poco dopo. Inutile la corsa in ospedale, le ferite riportate erano troppo profonde e letali per poter sopravvivere.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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