Le manifestazioni scoppiate nell’ultimo weekend contro il Green pass obbligatorio preoccupano il governo, ma solo per gli assembramenti che potrebbero far aumentare ulteriormente i numeri dei contagi di Coronavirus, già in crescita sulla spinta della variante Delta.
L’uso del Green Pass non prevede revisioni immediate né passi indietro, anzi secondo le anticipazioni il governo ha tutte le intenzioni di farne ricorso anche per regolare gli ingressi a scuola e tornare finalmente alle lezioni in presenza.
Il generale Francesco Figliuolo punta così tutto sui 12enni e i loro genitori, perché si convincano a immunizzare i ragazzi. L’obiettivo più volte dichiarato dal governo è riprendere il nuovo anno scolastico evitando il più possibile il ricorso alla Dad.
Tuttavia, per evitare che il virus si diffonda in classe, la copertura vaccinale non può riguardare solo il personale scolastico, che pur si fatica a vaccinare completamente. Secondo quanto riporta Repubblica, gli insegnanti e i collaboratori scolastici non ancora vaccinati sono circa il 15%, che per motivi di salute o per scelta individuale ha deciso di non ricevere neanche la prima dose. Cifre che saranno più chiare il 20 agosto, data entro la quale il generale Figliuolo ha preteso dalle Regioni l’elenco di chi manca ancora all’appello.
Figliuolo ha spiegato che l’immunizzazione dei ragazzi passa per una scelta di benessere degli studenti che hanno bisogno di stare in presenza a scuola e non vedere ancora una volta limitata la propria socialità.
I tempi però sono stretti, tra famiglie già in vacanza e dosi a scarto ridotto negli hub, in attesa delle nuove consegne di agosto. I presupposti per cui essere ottimisti sulla copertura vaccinale al di là degli anziani ci sarebbero anche, visto il boom di prenotazioni soprattutto dopo le parole nette di Mario Draghi contro chi fa appelli a non vaccinare i più giovani. Ma i tempi appunto rischiano di allungarsi fino al prima campanella di settembre.
Potrebbe quindi arrivare entro il 5 agosto, data in cui scatterà l’obbligo del Green pass per eventi e ristoranti, un provvedimento del governo per calmierare i prezzi dei tamponi. Esclusa per il momento la gratuità, sperata da alcuni ministri almeno per i più giovani, i test potrebbero essere quindi scontati per decreto, così da andare incontro alle famiglie che non hanno ancora il Green pass per i figli.