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Cronaca

Bravata finisce in tragedia: Yara muore a 16 anni investita dall’amica non patentata

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Yara Gattavecchi aveva 16 anni, una vita davanti e tanti sogni quando la sua vita è stata spezzata da una bravata.

Lei e la sua amica erano nel cortile di casa, tra i sogni di tutti i giovani adolescenti il principale e senz’altro quello simbolo d’indipendenza è la patente ma le due ragazze erano ancora troppo giovani per averla. E così, per scherzo,una delle due è salita in macchina per provare l’ebrezza di guidare. Una bravata che è costata la vita alla 16enne.

Se n’è andata così, dopo due giorni di agonia in terapia intensiva all’ospedale di Siena, Yara Gattavecchi, investita per sbaglio dalla sua migliore amica, non ancora 18enne, che si era messa alla guida dell’auto del nonno per gioco.

È successo tutto in un attimo, la notte tra giovedì 22 e venerdì 23. Yara e la sua amica erano tornate da poco da una festa e si trovavano in un giardino privato di un casolare in località Casa Nuova ad Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena.

Dalle prime ricostruzioni sembra che la 17enne, che si era messa alla guida dell’auto, volesse inserire la retromarcia, ma per errore probabilmente dovuto all’inesperienza, ha inserito la prima marcia. L’auto si è così spostata in avanti schiacciando contro un muro la giovanissima Yara.

Saranno le indagini, coordinate da Antonio Sangermano, procuratore del Tribunale dei minori di Firenze, a fare piena luce sui fatti.

Sembra che l’auto si sia mossa in avanti in maniera non molto rapida, ma sufficiente per ferire gravemente la giovane che poi è deceduta in ospedale 48 ore dopo. Inutile l’intervento chirurgico che i medici hanno effettuato nella speranza di salvarle la vita.

[Foto: Fanpage.it]

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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