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Vaccini ai più piccoli: le risposte della Società Italiana di Pediatria

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La società italiana di pediatria, SIP, ha risposto alle domande riguardanti i dubbi più frequenti circa le vaccinazioni per i ragazzi dai 12 ai 18 anni.

Nonostante i pediatri avessero già raccomandato la somministrazione del siero per i giovani appartenenti a questa fascia d’età ed è stato approvato l’uso del vaccino Pfizer/BionTech, non tutti ne sono stati convinti, questo il motivo per il quale la SIP, sul proprio sito ufficiale, ha pubblicato una serie di Faq al fine di rispondere a tutti i dubbi.

-I bambini con allergie possono vaccinarsi?

Tutti i bambini con allergie possono essere vaccinati. I pazienti con pregresse reazioni anafilattiche devono rimanere in osservazione 60 minuti. I pazienti con allergie note ai componenti del vaccino dovrebbero consultarsi con un allergologo ed effettuare la vaccinazione in ambiente protetto” si legge sul sito della SIP.

-Perché vaccinare la fascia d’età adolescenziale se è quella meno colpita dalle conseguenze del virus?ù

In linea con le vigenti raccomandazioni ministeriali, si raccomanda la vaccinazione Covid-19 per tutti i bambini e gli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni privi di controindicazioni per gli specifici vaccini autorizzati per età. Anche se la fascia pediatrica dai 12 anni in su risulta essere tra quelle meno colpite dal Sars-CoV-2, recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato in tale fascia di età la presenza di gravi complicanze renali o di complicanze multisistemiche, anche al di là della ben codificata MIS-C, conseguenti ad un’infezione pauci o asintomatica da Sars-CoV-2, come sta emergendo per l’adulto. A questo si aggiunge che, in termini di sanità pubblica, la fascia di età pediatrica e adolescenziale può fungere da serbatoio per la diffusione del virus nell’intera popolazione” scrivono i pediatri.

-I bambini con malattie croniche devono vaccinarsi?

Cecondo la Società Italiana di Pediatria “Tutti i bambini con malattie croniche devono essere vaccinati in quanto corrono rischi maggiori di morte e ospedalizzazione. Alcuni pazienti che effettuano terapie con farmaci immunomodulatori potrebbero avere necessità di modificare la terapia in occasione della vaccinazione“.

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