Ancora spari a Pianura, nel territorio considerato ex roccaforte del vecchio clan Pesce-Marfella . Sale la tensione nel quartiere nord-occidentale di Napoli dopo la stesa di ieri pomeriggio, soltanto l’ultima di una lunga serie iniziata da diverso tempo.
La paura è che ora, dagli episodi di intimidazione tipici di una guerra “fredda”, si possa passare ad una guerra “calda” tra i clan. Per ora gli episodi si stanno infatti limitando a “dimostrazioni” di forza da una parte e dall’altra.
L’episodio di ieri, sabato 17 luglio, è avvenuto su via Cannavino, nei pressi della casa del ras locale Lorenzo Carillo che sarebbe considerato come l’erede diretto del clan Pesce-Marfella.
A sparare sarebbero stati almeno due sicari, arrivati a bordo di scooter: colpi esplosi in aria tra la folla che, spaventata, ha iniziato a scappare in tutte le direzioni, nel panico totale.
Recuperati sei bossoli da parte degli uomini della Polizia Scientifica, ma non è escluso che possano essere stati esplosi anche più colpi.
I sospetti cadono sul clan dei Calone-Marsicano, desideroso di una prova di forza in pieno territorio rivale. L’obiettivo finale di entrambi gli schieramenti è il controllo delle attività criminali della zona, in primis quello relativo alle piazze di spaccio.