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Cronaca

Si barrica in casa e inizia a sparare: morto un poliziotto, ferite quattro persone

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Un ragazzo di 22 anni, Omar Soto-Chavira, si è barricato in casa, uccidendo un poliziotto e ferendo quattro persone.

La drammatica sparatoria ha avuto luogo nella piccola cittadina texana di Levelland, nel sud degli Stati Uniti.

Qui un uomo si è barricato in casa armato e ha iniziato sparare all’impazzata verso l’esterno dove la polizia ha dovuto stabilire un perimetro di sicurezza. L’uomo non si è fermato nemmeno davanti all’arrivo delle squadre speciali delle forze dell’ordine, le swat, e ha sparato anche contro di loro prima di essere ferito a sua volta e arrestato.

La vittima infatti è proprio il omandante di una squadra SWAT che è intervenuta sul posto decidendo infine di fare irruzione in casa dopo una trattativa durata ore, si tratta del sergente Josh Bartlett.

L’autore della sparatoria è ora in ospedale a causa delle ferite. Il capo della polizia di Levelland, Albert Garcia, ha detto che tutto è iniziato giovedì mattina ora locale, intorno alle 11:15, con un agente della polizia stradale che ha segnalato un uomo per guida spericolata.

Il poliziotto ha detto che un automobilista stava “cercando di attirarlo in uno scontro” ma poi ha perso il contatto. Alle 13 poi la polizia di Levelland ha ricevuto una chiamata da un cittadino preoccupato per il vicino che si stava comportando in modo strano, andando in giro con una grossa pistola.

Accorsi sul posto, gli agenti hanno identificato la stessa vettura segnalata in precedenza ma quando hanno bussato alla porta di casa l’uomo ha iniziato a sparare contro di loro.

Gli agenti hanno risposto al fuoco ma il soggetto ha continuato a sparare “in tutte le direzioni” dall’interno, come spiegato dalla polizia. Ne è nato uno stallo terminato solo in tarda serata con l’intervento delle unità Swat che però purtroppo si è concluso nel sangue.

Un agente è morto e un altro è rimasto ferito gravemente e ha avuto bisogno di un intervento chirurgico d’urgenza mentre altri tre son rimasti feriti in maniera meno grave.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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