“Proveremo, anche se non abbiamo il suo sorriso e il suo carisma, a continuare la sua battaglia contro tutti i tipi di discriminazione” ha affermato Walter, il padre del giovane Seid Visin, calciatore con un passato nelle giovanili del Milan morto suicida il mese scorso.
Il ragazzo fu accolto dal padre adottivo a Nocera Inferiore (Salerno) proveniente dall’Etiopia, e il documento in questione è al centro di una serie di incontri che sta tenendo per onorarne la memoria.
Continuando “Voglio dirvi che il gesto che ha compiuto mio figlio non è stato determinato solo da un episodio di discriminazione razziale. Seid ha avuto un passato molto difficile che lo ha turbato tutta la vita. Sicuramente, però, la situazione in Italia, con crescenti episodi di razzismo, che egli stesso subiva, non ha facilitato la sua vita. Episodi che lo hanno isolato ancora di più, sommandosi alla sofferenza che già provava. Anche lui si sentiva osservato come se fosse una persona diversa per il colore della pelle. Era cittadino italiano, ma quegli sguardi lo facevano essere straniero“.
“Vi chiedo di non essere come quegli ignoranti. Studiate, abbiate la voglia di conoscere, anche chi è diverso da voi e scoprirete un mondo fatto di bellezza, cultura, persone ricche di umanità, indipendentemente dal colore della pelle, orientamento sessuale o quant’altro” è stato l’appello del papà di Seid.