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Calcio

Il Capo dello Stato riceve i Campioni d’Europa: “Un giorno di applausi e ringraziamenti!”

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«Questo non è un giorno di discorsi ma di applausi e ringraziamenti», ha esordito il capo dello Stato, Sergio Mattarella che nel pomeriggio di oggi, lunedì 12 luglio, sta ricevendo al Quirinale i Campioni Azzurri e Matteo Berrettini.

Insieme ai calciatori e allo staff della Nazionale Italiana, presente anche il tennista Berrettini, protagonista in finale a Wimbledon, a poche ore dalla sfida di Wembley contro l’Inghilterra.

Dopo la visita ufficiale con il Capo dello Stato, la Nazionale incontrerà a Palazzo Chigi anche il presidente del Consiglio Mario Draghi.

L’appuntamento con Mattarella è iniziato alle 17 nei giardini del palazzo. Mezz’ora prima il pullman della squadra si è fermato nel piazzale del Quirinale.

Al momento dell’arrivo, i primi a scendere imbracciando la coppa sono stati Giorgio Chiellini e il commissario tecnico Roberto Mancini.

Dopo alcune foto, il cordone di calciatori è entrato nel palazzo guidati dal capitano azzurro, facendosi acclamare dalla folla di tifosi presenti.

«È un onore essere al Quirinale. Siamo felici di aver dato una gioia e una speranza agli italiani dopo un periodo così difficile», ha dichiarato dopo l’arrivo il commissario tecnico azzurro Roberto Mancini.

«Complimenti, abbiamo festeggiato con Gravina i momenti decisivi. Ieri sera, pur non essendo un commentatore sportivo, avete disputato una partita con due pesanti handicap: giocare in quello stadio con quel tifo e avete superato il gol a freddo che avrebbe messo chiunque in ginocchio. Eppure avete vinto ugualmente. Ieri sera mi è stato chiesto un commento, che ripeto: siete stati accompagnati dall’affetto degli italiani e li avete ripagati con lo sport» ha affermato Mattarella.

Il presidente ha quindi fatto i complimenti anche a Berrettini, la cui figura rientra nell’affermazione di «protagonisti ed energie nel tennis» italiano. «Come ho detto ieri sera a Wembley, raggiungere le due finali è un grande traguardo, la rimonta a Wimbledon è un esempio» ha continuato Mattarella.

Il Capo dello Stato ha poi ringraziato pubblicamente Gianluigi Donnarumma per il premio di miglior giocatore del torneo e per la prestazione di ieri sera, contraddistinta da due rigori parati agli inglesi. I

n chiusura, il capo dello Stato ha poi fatto i complimenti anche a Leonardo Spinazzola, «per essere riuscito a festeggiare con le stampelle».

«Ringrazio il presidente per essere stato il nostro primo tifoso. Ieri abbiamo vissuto una serata di festa che è tornato a stringersi. Non nascondo la soddisfazione per aver regalato momenti di felicità e per aver scritto una pagina della storia del calcio. Dedichiamo la vittoria agli italiani e vorrei fare i complimenti a Matteo, soffrendo e gioendo con lui: siamo certi che tornerà a Wimbledon e vincerà» ha affermato Mancini durante il suo discorso dal palco.

Dopo le parole del commissario tecnico è quindi intervenuto il capitano Chiellini, che ha rinnovato i ringraziamenti per la presenza di Mattarella in tribuna a Wembley. Il difensore ha dedicato a lui e ai tifosi la vittoria, estesa poi a Davide Astori, ex capitano della Fiorentina scomparso nel 2018.

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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