Antonio Cristian Amato, è stato ucciso a 45 anni con una coltellata al cuore, ieri, sabato 10 luglio, a Pozzuoli, in via Pisciarelli, durante una lite ondominiale.
Incensurato, cognato del boss del quartiere di Bagnoli Massimiliano Esposito detto ‘o scognato’, è stato raggiunto da un fendente al petto, trasportato all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, in ambulanza, è deceduto però lungo il tragitto, nonostante il disperato tentativo del personale sanitario di salvargli la vita.
Gli investigatori indagano anche su un’altra morte per infarto avvenuta qualche giorno prima, sempre nel corso di una lite nata nel cortile del palazzo e proseguita in strada davanti al bar Vitale.
I carabinieri ieri, alle ore 19, sono intervenuti in via Pisciarelli, una strada che collega il quartiere napoletano di Agnano con Pozzuoli. Una telefonata al 112, il numero unico per le emergenze, aveva segnalato una violenta rissa in strada.
Quando i militari dell’Arma sono arrivati sul posto, però, non c’era più nessuno. Cinque tra le persone coinvolte erano state trasportate in ambulanza in ospedale. In strada c’era solo una chiazza di sangue.
Secondo quanto appreso, la rissa avrebbe visto coinvolte almeno una decina di persone, conoscenti o familiari.
I feriti sarebbero quattro: tre donne e un uomo, oltre ad Antonio Amato. Quest’ultimo sarebbe stato pugnalato più volte alla parte superiore del torace. Uno dei fendenti l’ha colpito al cuore.
A inizio settimana, secondo gli investigatori, si sarebbe verificato un altro lutto nella famiglia Amato: nel corso di una rissa in via Pisciarelli, il padre della moglie di Antonio Cristian Amato sarebbe morto per infarto nel corso di un litigio. Si indaga su possibili collegamenti tra i due episodi.