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Marina di Camerota. Bimba di 3 anni si sente male mentre gioca: salvata dall’infermiere eroe

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Tragedia sfiorata a Marina di Camerota, in provincia di Salerno, dove una bambina di 3 anni ha rischiato di morire, dopo essere andata in arresto cardiaco. Fortunatamente, alla scena ha assistito un infermiere fuori servizio, che le ha praticato il massaggio cardiaco e le ha salvato la vita.

L’eroe è Vincenzo Faraone, infermiere responsabile del Picc Team dell’ospedale Cardarelli di Napoli, che si trovava sul posto, in vacanza con il figlio piccolo.

L’altro ieri sera a Marina di Camerota, Vincenzo Faraone era nel parco verde insieme al figlio piccolo. All’improvviso una bambina di tre anni, in vacanza con la famiglia nella località turistica cilentana, si è accasciata al suolo mentre giocava nel piccolo parco giochi situato nei pressi del porto. Il tempestivo intervento dell’infermiere dottore Vincenzo Faraone ha evitato la tragedia” ha raccontato l’Opi Napoli, l’Ordine delle professioni infermieristiche del capoluogo campano, rendendo noto l’accaduto.

Continuando “Con prontezza e professionalità ha praticato alla piccola la rianimazione cardiopolmonare. Pochi interminabili secondi che salvano un’esistenza intera. Una volta superata l’emergenza, lo stesso Faraone ha chiesto l’urgente intervento del 118. Quando sono arrivati i soccorsi la bimba aveva però già ripreso a respirare regolarmente ed anche il ritmo cardiaco era tornato normale“.

Sul posto, successivamente, sono giunti i sanitari che l’hanno condotta in ambulanza all’ospedale San Luca dove sarà sottoposta ad accertamenti per risalire all’origine del malore. Le sue condizioni di salute, comunque, non sono gravi. All’infermiere Vincenzo Faraone il plauso dell’Ordine professionale di Napoli e quello personale della Presidente Teresa Rea” ha concluso l’Opi Napoli su Facebook.

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Attualità

A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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