In memoria di Maria di Sivo una ragazza di 19 anni che muore qualche giorno prima della maturità i professori e la dirigente del ISIS Novelli di Capodrise gli regalano un mazzo di 19 rose bianche unito con una lettera scritta dal profondo del cuore con il diploma che tanto desiderava tutto consegnato ai suoi genitori
la lettera contiene queste parole:
“Una vita che finisce nel fiore degli anni toglie un po’ di fiducia e di speranza a tutti. Cara Maria, la tua scomparsa ha profondamente colpito tutta la nostra comunità scolastica, ognuno ha avvertito il senso di precarietà, di impotenza, di dolore che caratterizza la nostra esistenza e che ci spinge a riflettere e a ricercare un senso nella perdita.
Sicuramente sentiremo la tua mancanza, ma non vogliamo essere tristi, perchè siamo sicuri che da lassù continuerai a stare con noi, a guardarci con il tuo meraviglioso sorriso e a tenerci compagnia.
Tutti ricordiamo quanto fosse bello il tuo sorriso e quanto rassicuranti fossero le tue parole. Tutto quello che era di Maria oggi è racchiuso e custodito nei nostri ricordi. I ricordi dono un bene prezioso: nessuno è in grado di cancellarli e quelli più forti sopravvivono persino al tempo che fugge.
I ricordi sono il ponte tra questa vita e l’eternità. Ed è così che oggi insieme celebriamo il ricordo di Maria, senza retorica, con la gioia che quei ricordi raccontano e che parlano di una ragazza cara, allegra, sincera, generosa, gentile, così da poterla rivivere, riabbracciarla e sorridere insieme a lei.
Maria, nostra alunna per sempre. Maria è spirito che non si cancella, che resta come arricchimento, che sedimenta nell’intimo e ci consola, che vive nei ricordi e nelle emozioni.
Perciò sei dentro di noi, Maria cara ed è anche grazie a te che dall’alto ci guardi se abbiamo la forza e il coraggio di aprire gli occhi e camminare nel lungo sentiero della vita senza avere paura. La tua è stata una vita fatta di entusiasmo generoso, di grande e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione, di serietà, di affetto schietto e sincero.
Ora, Maria, hai preso un’altra strada rispetto alla nostra, ma continueremo a camminare insieme, sarai sempre presente nei nostri ricordi, nei nostri cuori, nei nostri pensieri, nella nostra vita. Sarai con coi quando parleremo di te e rideremo con te. Continuerai a far parte della nostra quotidianità, condividerai il nostro domani, i sogni, le azioni.
Ci hai lasciato in dono la tua vita, la tua sensibilità, che ti ha sempre spinto ad aiutare il prossimo ed in particolare i tuoi compagni in difficoltà. Cercheremo tutti di seguire questo grande insegnamento nella nostra quotidianità. Cara Maria, come vedi la morte non ha interrotto la tua vita”.