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Governance Poll 2021 di Noto Sondaggi per il Sole24Ore: le posizioni di De Luca e De Magistris

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Secondo il Governance Poll 2021 di Noto Sondaggi per il Sole24Ore, che mette a confronto i sindaci di 105 città italiane e i 17 governatori italiani, quest’anno c’è stato un crollo di gradimento per il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Quest’ultimo ha infatti perso altre 4 posizioni rispetto al 2020, sprofondando in penultima posizione, dal 100esimo al 104esimo posto, con il 35% di consensi rispetto al 66,9% del giorno della seconda elezione nel 2016.

Una voragine che segna -31,9% di consenso. Fa peggio solo Salvo Pogliese, sindaco di Catania, ultimo in classifica (105esimo posto), con il 30% di consenso (-22,3% rispetto all’elezione).

Il Sindaco di Napoli lo scorso anno era invece quintultimo, con il 42,2%. Nell’anno del Covid19, quindi, l’ex pm ha perso il 7,2% dei consensi.

A guadagnare maggiori consensi nel sondaggio Noto per il Sole24Ore, è Vincenzo De Luca, tra i governatori più apprezzati d’Italia, al terzo posto con il 59% (+13% rispetto al 2020 quando era al 46%), preceduto solo da Luca Zaia, governatore del Veneto primo, al 74%, (+4%) e Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna al secondo posto al 60% (+6%), e a pari merito con Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia al 59,8% (-0,8) .

Il sondaggio mette a confronto il consenso per i 17 presidenti di Regione (con l’eccezione della Calabria, per la scomparsa prematura di Jole Santelli) a elezione diretta e fa la differenza percentuale con il 2020.

Il Governance Poll 2021 mette a confronto il consenso per i sindaci delle città capoluogo di provincia. La graduatoria viene fatta in base al risultato 2021 confrontato con i voti ottenuti il giorno dell’elezione.

In Campania a cavarsela meglio è Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che in un anno schizza dal 16esimo al sesto posto. Nel 2016 incassò il 62,9% dei consensi, lo scorso anno era sceso al 59,5%, quest’anno è risalito al 59,6% (-3,4% sul 2016).

Scende, invece, di due posizioni il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che passa dal 15esimo al 17esimo posto: dal 59,6% al 57,5% di consensi in un anno. Nel complesso, rispetto al 2016 ha perso il 13%.

Segue in classifica il sindaco di Caserta, Carlo Marino, 70esimo, che rispetto al 2016 passa dal 62,7% al 50% (-12,7%). Lo scorso anno era al 43,2%, con un calo del 19,5%.

In coda, al 100esimo posto il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che perde 4 posizioni in un anno, passando dal 44,7% dello scorso anno al 41% di quest’anno, con un consenso di partenza del 51,5% (-10,5%).

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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