“Le aggressioni commesse da alcuni agenti della polizia penitenziaria non solo sono una violazione della nostra Costituzione, ma rappresentano anche un vero e proprio uragano che ha travolto in modo grave tre comunità dei detenuti, traumatizzati e feriti dalla violenza ma anche danneggiati nel loro percorso educativo, quella della polizia penitenziaria, composta per la grande maggioranza da uomini e donne onesti, che adempiono lealmente il proprio dovere, spesso in condizioni di lavoro difficili e poco curate dal punto di vista psicologico, ma anche quella delle famiglie degli agenti coinvolti, anch’essa travolta dalle pagine di cronaca e provata psicologicamente dal timore di ritorsioni e vendetta” ha affermato il Vescovo Mimmo Battaglia.
Concludendo: “Sento il bisogno di invocare dal Signore per tutti la grazia di imparare da quanto accaduto affinché mai più si verifichino episodi del genere“.
Il Vescovo di Napoli ha definito quanto accaduto nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere una “vicenda inaccettabile”. E’ infatti intervenuto sulla vicenda che vede tra i protagonisti tantissimi indagati tra le forze dell’ordine, nel mirino degli inquirenti per episodi di violenza sui detenuti, immortalati anche dalle telecamere di videosorveglianza del carcere.
Al momento sono 77 i dipendenti sospesi, quasi tutti agenti e dirigenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere, ma anche due vicedirettori del carcere e un vicecomandante di Polizia Penitenziaria.