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Cronaca

Tragedia sulla Salerno-Reggio Calabria. Camion precipita dal viadotto: morte due persone

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Un camion è precipitato dal viadotto dell’autostrada del Mediterraneo, la A2 Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Campagna e di Contursi, nel territorio che attraversa la provincia di Salerno. Due i morti accertati al momento, tra cui l’autista del mezzo pesante.

Sul posto le forze dell’ordine per cercare di capire l’esatta dinamica dell’incidente. Dai primissimi accertamenti, sembrerebbe che il conducente del camion avrebbe perso il controllo dell’automezzo, sfondando il guardrail e precipitando dal viadotto Tenza, al chilometro 43,000 dell’Autostrada A2 “del Mediterraneo” che da Salerno va a Reggio Calabria.

Il sinistro, avvenuto tra gli svincoli di Campagna e Contursi, ha portato anche a forti rallentamenti del traffico in direzione del capoluogo calabrese. Si transita solo sulla corsia d’emergenza.

Sul posto dell’incidente, squadre Anas, forze dell’ordine, vigili del fuoco e personale sanitario del 118.

Tra le due vittime, c’è anche lo stesso autista del camion precipitato dal viadotto. Non ci sarebbero altri veicoli coinvolti.

Almeno cinque i chilometri di coda che si sono formati subito dopo l’incidente: le automobili, costrette a transitare nella corsia d’emergenza, stanno procedendo a passo d’uomo nel punto in cui è avvenuto l’incidente.

A tenere banco però è già la questione sicurezza: dalle immagini, si vede un grosso cedimento del guardrail dopo l’impatto (che al momento non è possibile quantificare a che velocità sia avvenuto), mentre poco prima del “vuoto” si nota un piegamento dello stesso guardrail, che potrebbe indicare un primo impatto dell’automezzo. Ma si tratta di supposizioni sulle quali le forze dell’ordine dovranno fare chiarezza e non è escluso che venga aperto un fascicolo d’inchiesta nelle prossime ore.

[Foto: Fanpage.it]

Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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