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Cronaca

Contrasto al traffico di sostanze stupefacenti: acquistano droga dalla Spagna ma a consegnarla si presentano due finanzieri

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Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Salerno ha concluso due distinte operazioni di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, arrestando due presunti pusher, uno in città, il secondo nel Cilento.

Gli interventi sono stati eseguiti dopo aver intercettato le consegne provenienti dalla Spagna. Tutta la merce che entra in Italia, pure a seguito di ordini telefonici o acquisti online, è infatti soggetta ai controlli fiscali e di polizia.

Le unità cinofile della Guardia di Finanza, pertanto, monitorano anche i pacchi in transito presso i principali corrieri, al fine di individuare le spedizioni dall’estero in qualche modo sospette.

In queste situazioni, poi, d’intesa con il competente Ufficio della Procura, viene utilizzato il particolare strumento della cd. “consegna controllata”. Con il differimento degli atti di sequestro e di arresto, si punta in questo modo a risalire al materiale destinatario dello stupefacente, così da assicurarlo alla giustizia. Oltre ad impedire lo smercio della droga, è infatti ancora più importante interrompere la filiera distributiva e arrestare i responsabili di questi traffici illeciti.

In entrambi i casi, quindi, un Finanziere travestito da corriere si è presentato alla porta dei giovani, appena ventenni, ai quali dovevano essere recapitati i plichi e, solo quando questi hanno firmato la ricevuta, confermando così il loro coinvolgimento, le Fiamme Gialle hanno potuto palesarsi e procedere alla perquisizione delle abitazioni.

Con l’ausilio delle pattuglie intervenute sul posto, è stato sequestrato un totale di oltre due chili tra hashish e marijuana, alcune pasticche di psicofarmaci e diversi tra fertilizzanti, semi e lampade specifiche per la coltivazione, nonché del denaro contante, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Nel corso delle ispezioni, sono stati inoltre rinvenuti ulteriori involucri di analoghe spedizioni
dall’estero, indizi di un commercio che andava avanti già da tempo.

Dopo la convalida dell’arresto in flagranza del reato di “traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope”, le competenti Autorità Giudiziarie di Salerno e di Vallo della Lucania hanno disposto le misure cautelari, rispettivamente, degli arresti domiciliari e dell’obbligo di firma nei confronti dei due presunti spacciatori.

Sempre alta l’attenzione delle Fiamme Gialle per prevenire e contrastare l’uso di sostanze stupefacenti.

E’ della settimana scorsa la notizia del rinvenimento di due coltivazioni di cannabis nella Piana del Sele, con l’arresto in flagranza di tre responsabili ed il sequestro di quasi 500 piante di canapa indiana.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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