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Cronaca

Tragedia in Campania. Precipita in un burrone con l’auto: Giovanni muore a 46 anni

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Tragedia in Campania dove un uomo di 46 anni è morto dopo essere precipitato con l’auto in un burrone: inutili i soccorsi.

Il drammatico incidente ha avuto luogo a Serramezzana, nel Cilento: Giovanni Di Paola, è morto dopo essere finito fuori strada con la propria automobile, cadendo in un burrone.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate nell’impatto, dopo un volo di 150 metri.

Il sindaco, Anna Acquaviva, ha proclamato il lutto cittadino: Giovanni Di Paola era molto conosciuto nel comune cilentano, e la notizia della sua morte ha lasciato tutti sgomenti.

Da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente: i carabinieri della stazione di Perdifumo, effettuati i rilievi del caso sul posto, stanno vagliando tutte le piste.

Non è infatti ancora certo se l’uomo sia finito fuori strada per un colpo di sonno oppure se abbia evitato qualche improvviso ostacolo sulla carreggiata.

Fatto sta che improvvisamente, mentre si trovava sulla strada provinciale 167 che attraversa il Cilento, la Fiat 600 sulla quale viaggiava ha sbandato all’altezza di Torre dei Cesari (nella frazione Capogrossi di Serramezzana), ribaltandosi e finendo in un burrone.

Lo schianto, dopo un volo di 150 metri, è stato violentissimo, e per Giovanni, che era da solo all’interno della vettura, non c’è stato nulla da fare: inutili i soccorsi di due ambulanze del 118, sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco di Agropoli guidati dal capo del distaccamento Angelo Picariello, che hanno potuto solo recuperare il corpo senza vita dell’uomo e la vettura dal fondo del burrone.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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