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Malato di Alzheimer dimentica di essere sposato e chiede la mano alla moglie: l’amore vero non sbiadisce

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L’amore vero non si dimentica, resta e sopravvive allo scorrere del tempo. E’ questo quello che ha dimostrato una coppia del Connecticut.

Lui malato d’Alzheimer aveva dimenticato tutto, persino di essere sposato, ma non i sentimenti provati nei confronti dell’amata.

Erano nella loro casa di Andover quando, una sera come tante altre, mentre stavano guardando la TV Peter ha fissato Lisa e le ha chiesto la mano.

A un tratto sullo schermo è apparsa la scena di un matrimonio. «Facciamolo!», ha detto Peter. «Facciamo cosa?», ha risposto Lisa. Sorridendo dolcemente, lui ha indicato il programma in onda. «Vuoi che ci sposiamo?», ha quindi chiesto lei. «». A

quel punto tutto è stato chiaro: l’uomo, che ha 56 anni e convive dal 2017 con una severa forma di Alzheimer precoce, si era completamente dimenticato delle nozze di dodici anni fa. Evidentemente però i suoi sentimenti più profondi nei confronti di Lisa non erano mai svaniti, da qui la necessità di una (nuova) proposta. E poco importa se il giorno dopo, come purtroppo prevedibile, se n’era già dimenticato.

In un primo momento la donna, per quanto commossa, non aveva dato seguito alla richiesta. A partire da gennaio le condizioni del marito hanno però iniziato a peggiorare a vista d’occhio: era il momento di rinnovare le promesse nunziali, ma per Peter sarebbe stato come la prima volta.

La figlia Sarah, che lavora come wedding planner, si è quindi offerta di organizzare l’intera cerimonia, poi svoltasi di fronte ad amici e parenti lo scorso 26 aprile.

Dal fioraio al sassofonista, fino ai proprietari della vecchia cartiera di Holyoke (Massachusetts) scelta per ospitare l’evento: nessuno ha fatto mancare la propria solidarietà, mettendosi a disposizione gratuitamente per regalare ai coniugi Marshall una giornata indimenticabile (è proprio il caso di dirlo).

A immortalarne gli istanti più significativi, un emozionante video YouTube e le tante fotografie condivise su Facebook dalla pagina Oh Hello Alzheimer’s, aperta dalla stessa Lisa per fornire aiuto e consigli ai tanti caregiver nella sua stessa situazione.

«Non so chi io sia per lui ora, ma so che mi ama e che con me si sente al sicuro. Quando l’autobus lo riporta a casa ogni giorno dal centro di assistenza diurna, ci sediamo in veranda per un’ora e ci teniamo per mano» ha spiegato Lisa al Washington Post.

Spiegando poi «Ho sempre fatto del mio meglio per restare positiva ed essere focalizzata su su un giorno alla volta. Il mio mantra è sempre stato quello di non avere rimpianti».

Sacrifici ampiamente ripagati da una frase che Peter le ha sussurrato all’orecchio proprio dopo averle detto nuovamente «», mentre ballavano insieme sulle note della loro canzone preferita, «Brown Eyed Girl» di Van Morrison: «Grazie di essere rimasta».

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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