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Cronaca

Napoli. Colpi di pistola nella notte: continua la guerra tra clan

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A Napoli, nel quartiere Pianura, continua senza sosta la guerra tra clan.

Gli eredi del clan Mele da una parte, quelli dei Marfella-Pesce dall’altra. Vecchi rancori, una faida nata originariamente tra due cugini e che si trascina da decenni, col testimone che passa a figli, nipoti, parenti acquisiti. L’obiettivo è ancora il controllo delle piazze di spaccio del quartiere.

L’ultimo episodio la notte scorsa, quando la Polizia di Stato è intervenuta in via Torricelli, poco distante dalla zona del “Cannavino”, storicamente roccaforte dei Marfella-Pesce e oggi fortino del gruppo Carillo, i cui vertici sono imparentati con Pasquale Pesce, oggi collaboratore di giustizia.

A terra, 13 bossoli calibro 9×21, probabilmente quello che resta di una “stesa”, una prova di forza da parte di un clan rivale.

I sospetti, come riporta Fanpage.it, si concentrano su quelli che vengono identificati come gli eredi del clan Mele: i Calone-Esposito, che erano riusciti a imporsi sui rivali fino a quando i Carillo non avevano trovato una nuova sponda in altri vecchi pregiudicati storici del quartiere.

Le indagini sono affidate al commissariato di Pianura, che in queste settimane sta tenendo sotto stretto monitoraggio la situazione. Sia gli episodi denunciati si quelli che non arrivano negli uffici di polizia ma si fermano alla voci di strada. Diversi residenti, infatti, hanno raccontato che l’episodio di stanotte non è l’unico: altri spari ci sarebbero stati 24 ore prima e altri episodi simili, ancora, sarebbero avvenuti nei giorni scorsi, anche se i sopralluoghi delle forze dell’ordine non avrebbero poi trovato riscontri.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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