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Cronaca

Napoli. Lesioni e crepe in un palazzo in centro: sfrattate 20 famiglie

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A causa di lesioni e crepe un palazzo a Fuorigrotta è stato sgomberato e venti famiglie sono finite in strada.

Dopo un pomeriggio di tensione e paura in via Giacomo Leopardi, le indagini dei vigili del fuoco e dei tecnici dell’Abc vanno avanti senza sosta.

Parte della strada è stata chiusa, da questa mattina, per consentire i lavori di verifica e messa in sicurezza delle condutture idriche e del gas. Nulla di certo è ancora emerso dalle indagini ma le crepe e le lesioni, visibili sulle pareti esterne del condominio al civico 142, non lasciano ben sperare.

«Non abbiamo avuto risposte certe e questo ci lascia molto perplessi. Sappiamo che le priorità sono quelle di mettere tutti in sicurezza, ma questa non può essere una scusa per dare risposte vaghe. C’è bisogno di chiarezza per le famiglie allontanate dalle proprie case e noi continueremo a batterci per loro. Per chi da tre giorni a questa parte, ci chiede aiuto e rassicurazioni. Al momento non sappiamo quando si concluderanno le verifiche dei vigili del fuoco e dell’Abc, ma vogliamo sperare che non coinvolgano anche altre persone negli stabili adiacenti» ha affermato l’ingegnere tecnico dello stabile Vincenzo Pagliarulo.

Incertezza sulle tempistiche di risoluzione del problema su cui neanche l’assessore al welfare della X Municipalità Costanza Boccardi, riesce ad esprimersi.

«Bisognerà valutare tutti i pericoli che potrebbero esserci. Le crepe sono grandi e va chiarita la loro origine. Per ora era necessario mettere tutti in sicurezza tutti. Soprattutto gli anziani ed i disabili che rappresentavano le categorie più a rischio. Solo nelle prossime ore saremo in grado di affrontare con chiarezza il problema e dare risposte certe a queste famiglie» ha spiegato l’assessore.

[Foto: Il Mattino]

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Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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