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Funivia Mottarone. Il piccolo Eitan è stato dimesso: torna a casa con la zia

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Dopo oltre due settimane con il fiato sospeso finalmente una buona notizia: il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia alla funivia del Mottarone, che il 23 maggio ha provocato la morte di 14 persone, è uscito dall’ospedale.

È stato dimesso dal reparto Isola di Margherita dell’ospedale Regina Margherita, dove si trovava dopo le dimissioni dalla terapia intensiva i primi di giugno.

Sono almeno 60 i giorni di prognosi per lui, che intanto è tornato a Pavia insieme alla famiglia. Accanto a lui la zia Aya, arrivata da Israele per stargli accanto e per seguirlo anche nel percorso di recupero.

Non sappiamo ancora con certezza ma probabilmente sarà seguito sia a Torino che a Pavia” spiegano fonti dell’ospedale in merito al percorso che seguirà Eitan. Il bimbo ha saputo solo negli ultimi giorni della morte dei genitori.

Credo che dopo tanto clamore, dovuto alla comprensibilissima partecipazione di tutti noi al dolore di Eitan e della sua famiglia, adesso debba subentrare il silenzio” ha detto il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi.

Che ha poi aggiunto “Sono in stretto contatto con i suoi cari e anche da parte loro la richiesta di far calare l’attenzione è forte: me ne faccio portavoce. A Eitan, come Sindaco e come uomo, sono felice di poter dire: bentornato a casa”.

Intanto la procura di Verbania ha disposto l’accertamento su pc, hard disk, pennette usb e telefoni per il 14 giugno, dandone comunicazione agli indagati e alle parti lese.

La convocazione è per lunedì: a questo punto gli indagati noti restano Luigi Nerini, Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio, perché solo a loro, e ai rispettivi legali, è stato notificato l’avviso.

La procura d’altronde non ha mai nascosto che la linea dell’accusa va proprio in questa direzione e ha anche depositato l’appello al Tribunale delle libertà di Torino per ricorrere contro la decisione di mettere in libertà Nerini e Perocchio, presa dalla gip Donatella Banci Buonamici.

Gip che, però, non è più titolare del fascicolo e non deciderà sulla richiesta di incidente probatorio voluta dai legali di Tadini. Il tribunale ha infatti affidato il fascicolo alla gip Elena Ceriotti.

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