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Cronaca

Tragedia del Mottarone: “La fune traente si è rotta a causa dei forchettoni”

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L’impiego massiccio dei forchettoni durante la corsa della funivia del Mottarone potrebbe aver portato alla rottura della fune che ha causato la morte di 14 persone con il crollo di una cabina.

E’ questa una delle ipotesi al vaglio dei consulenti della procura di Verbania. I forchettoni, usati per impedire al freno di emergenza di scattare e di interrompere la corsa, sarebbero stati impiegati per evitare malfunzionamenti dell’impianto, che già si era fermato nei giorni precedenti il disastro.

Secondo quanto appurato dalle indagini, questo espediente non consentito era stato adottato diverse volte nel corso del mese e forse, come testimonierebbero alcuni video del 2014 trasmessi dall’emittente tv tedesca Zdf, anche nel corso degli anni.

La rottura della fune traente potrebbe essere stata dunque causata dai forchettoni piazzati sui freni. Se prima si pensava che i due accadimenti fossero indipendenti l’uno dall’altro, ora la procura indaga sulla correlazione tra l’uso dei ceppi e la fune spezzata. La pressione eccessiva alla quale era sottoposta, infatti, e le probabili condizioni di usura avrebbero portato al cedimento.

Secondo i tecnici, se la fune si muove in modo non corretto la testa fusa aziona delle valvole che attivano poi i freni delle cabine, bloccandole. Con l’uso dei ceppi rossi, la fune potrebbe essersi rotta a causa di uno strattone più forte degli altri. Le nuove evidenze emergerebbero da alcuni controlli effettuati nelle ultime ore.

Gli accertamenti sulla cabina, però, richiedono diverso tempo e soprattutto delle analisi dall’interno. Per permettere ai tecnici di entrare, però, bisognerebbe rimuovere la struttura dalla scarpata nella quale è precipitata. Attualmente si lavora su questo fronte, ma le operazioni risultano ancora difficili. Nella giornata di lunedì vi sarà un nuovo sopralluogo sul posto.

Intanto, la procura della Repubblica di Verbania ha acquisito i filmati amatoriali del videomaker svizzero Michael Meier. L’appassionato avrebbe ripreso la funivia del Mottarone in diversi anni: nel 2014, nel 2016 e nel 2018. Guardando i video girati sul posto e salvati nel suo computer, Meier si sarebbe accorto dei forchettoni in rosso inseriti sulle cabine già nel 2014. I filmati, trasmessi dall’emittente tv tedesca Zdf, sono stati consegnati alla procura che ora indaga per capire da quanto tempo fosse in vigore questa pratica. Finora si credeva che il campo dell’indagine fosse circoscritto al mese prima dell’incidente. I nuovi elementi però potrebbero richiedere la ricostruzione di una storia di circa sette anni.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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