La comunità dei nativi della British Columbia meridionale (Canada) è sotto shock. É venuta a galla una tragica verità.
La macabra scoperta riporta alla luce 215 scheletri e resti di bambini nei pressi di una fossa comune di quella che un tempo era la Kamloops Indian Residential School.
I membri della minoranza etnica “Tk’emlúps te Secwépemc” (indiana) sospettavano da decenni di questa macabra verità, ma soltanto nei giorni scorsi hanno avuto la conferma.
L’ istituto faceva parte del sistema delle cosiddette “Indian residential schools” che chiuse i battenti nel 1978, una rete di scuole fondate dal governo e amministrate dalle Chiese cattoliche che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli nella cultura dominante.
Spesso quei bambini erano oggetto di abusi sessuali e fisici, e molti di loro – come testimonia questo ritrovamento, di cui dà notizia la Cnn – pagarono con la vita la loro unica “colpa” di essere diversi.
“Il mio cuore è sprofondato – ha commentato un ex studente di quella scuola, Harvey McLeod, nel corso di un’intervista alla Cnn -. È stato così doloroso sentire alla fine ciò che pensavamo stesse accadendo lì“. Questa storia, ha aggiunto, “è così irreale, ma ieri è diventata reale per molti di noi in questa comunità“.
Le indagini proseguiranno in collaborazione con l’ufficio del coroner della British Columbia e il governo ha garantito che i resti verranno salvaguardati e identificati. Si stima che in un periodo di vari decenni oltre 4’000 bimbi hanno perso la vita in queste scuole.