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Cronaca

Gragnano. Imprenditore libero dopo il rapimento

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Lo hanno “invitato” con la forza a salire sulla loro auto, gli hanno sottratto il cellulare, poi, forse dopo un primo tentativo di ottenere il credito vantato, hanno imboccato l’autostrada, dirigendosi verso la Francia.

E’ dopo circa 300 chilometri, nei pressi di Orvieto, pero’, che si e’ conclusa la fuga dei due presunti rapitori del 57enne, liberato grazie ad un blitz della polizia di Stato.

Entrambi, due quarantenni nati in Francia ma di origine magrebina, sono stati arrestati con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, mentre nei confronti di un terzo coetaneo che era con loro in auto sono in corso indagini per chiarirne la posizione.

L’uomo sequestrato non ha riportato conseguenze fisiche, ma è apparso ai poliziotti piuttosto intimorito.

L’episodio e’ avvenuto martedì 25 maggio, ma è stato reso noto solo ieri, sabato 30 maggio, dalla polizia Stradale di Orvieto, diretta dal sostituto commissario Stefano Spagnoli, dopo le prime indagini svolte con il coordinamento della procura di Terni.

Il sequestro sarebbe avvenuto in strada. Non sarebbero state usate armi per minacciare il cinquantasettenne, al quale però è stato subito sottratto il cellulare.

Non è chiaro dove i rapitori abbiano inizialmente condotto l’uomo, fino a che nel pomeriggio l’auto, una Opel con targa francese, non ha intrapreso il suo viaggio in autostrada.

Sono state alcune segnalazioni giunte alla sala operativa della polizia stradale di Roma ad allertare gli agenti in merito al probabile sequestro, segnalando l’auto di colore scuro diretta al nord.

In tarda serata la Polstrada di Orvieto, con il coordinamento del centro operativo di Fiano Romano, è riuscita ad intercettare il veicolo segnalato con i quattro a bordo. Al momento del controllo agli agenti non è sfuggito lo sguardo di sollievo del cinquantasette che, avvicinato da un poliziotto, ha sussurrato di essere stato rapito.

L’uomo, portato negli uffici della Polstrada, ha sporto denuncia, riferendo che, con ogni probabilità, la ragione del gesto era da ricondurre a questioni di presunti crediti reclamati dai sequestratori.

Sono in corso accertamenti per capire in che ambito possa essere maturato il debito.

L’intenzione dei malviventi era quella di condurre il sequestrato in Francia, per liberarlo solo una volta che il riscatto fosse stato pagato.

Gli accertamenti svolti hanno evidenziato lo “spessore criminale” dei sequestratori, definiti dagli investigatori di “caratura internazionale”: a carico dei due sono emersi infatti numerosi precedenti, tra cui rapina a mano armata, aggressioni contro le forze dell’ordine e una fuga da una stazione di polizia.

Il sequestrato ha invece piccoli precedenti alle spalle. Gli arresti dei due, che ora si trovano nel carcere di Perugia, sono stati convalidati ieri dall’autorità giudiziaria di Terni.

Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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