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Vincenzo De Luca: “Dai primi giorni di giugno al via le vaccinazioni per i maturandi”

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Come di consueto ogni settimana, anche quest’oggi, venerdì 28 maggio, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto la sua diretta settimanale, facendo il punto della situazione del Coronavirus in Campania.

Cari amici c’è materia per fare qualche considerazione nel nostro incontro, oltre che sulla situazione Covid anche su altri argomenti al centro del dibattito pubblico nel nostro Paese” ha esordito il Governatore.

Continuando “Ieri abbiamo superato in Campania 72.000 vaccinazioni in 24 ore, andando oltre l’obiettivo prefissato qualche mese fa. Sempre con l’obiettivo di vaccinare tutti i cittadini di Napoli entro luglio. Un milione di cittadini campani hanno avuto la prima e la seconda dose. Un numero importante tenendo conto del fatto che in Campania abbiamo 20.000 dipendenti in meno rispetto alla popolazione“.

Affermando poi “Sapete che noi abbiamo deciso a gennaio, febbraio, marzo di distribuire più vaccinazioni alle regioni con più anziani e dunque ora che si vaccinano i giovani tra i 16 e i 40 anni abbiamo fatto la richiesta di ottenere più vaccini e siamo in attesa di una risposta. Ad oggi siamo ancora a meno 84.000 dosi per la popolazione campana. Dobbiamo recuperare per il passato altre 80mila dosi e poi dobbiamo avere per il futuro, per la popolazione più giovane che abbiamo, più dosi“.

Credo che in una settimana avremo completato l’immunizzazione del comparto turistico-alberghiero. Ci stiamo preparando a vaccinare i maturandi. Se arrivano i vaccini entro domenica dai primi giorni di giugno possiamo vaccinare i ragazzi che devono fare gli esami di maturità. Potremo vaccinare i ragazzi sopra i 18 anni con il vaccino Johnson&Johnson. Sotto i 18 anni dovremo fare Pfizer. Se ci arrivano i quantitativi necessari faremo la vaccinazione a tutti i maturandi” ha detto De Luca in merito alle vaccinazioni per gli studenti

Il Governatore ha poi parlato ei matrimoni e delle cerimonie “Abbiamo solo un problema riguardo ai matrimoni. Abbiamo lavorato per anticipare a inizio giugno la possibilità di fare i matrimoni nella nostra regione. Abbiamo avuto un problema. Abbiamo fatto l’accordo con i rappresentanti delle camere di commercio e gli operatori alberghieri approvando un protocollo per i matrimoni in sicurezza ma il Cts ha ritenuto di fissare un numero delle presenze all’esterno dei locali. Molti ristoratori ci hanno chiesto cosa fare se arrivano famiglie da cerimonie. Ad oggi ciò che si può fare è mantenere il distanziamento“.

Ci stiamo avviando, una volta messi in guardia i nostri concittadini dalle criticità da risolvere, ci stiamo avviando verso una fase di ripresa della vita economica e sociale del nostro paese. Auguriamoci di poter completare la fuoriuscita dal Covid. Più sicura quanto più saremo responsabili” ha continuato il Presidente.

De Luca ha poi parlato del Decreto Rilancio: “Il tema delle semplificazioni in Italia è un problema enorme perchè abbiamo accumulato decenni di palude burocratica, quindi non sarà facile avviare un lavoro di semplificazioni ma comprendiamo che essa sia essenziale per rilanciare il paese. Abbiamo un elemento positivo contenuto nella proposta di legge della regione Campania al Parlamento cioè l’ipotesi di non bloccare le opere quando ci sono ricorsi amministrativi“.

Il Governatore ha poi mosso un’aspra critica al Governo: “Se non ci fossero state le Regioni la gestione del Covid sarebbe stata un disastro di proporzioni inimmaginabili. Il Governo ha avuto un merito ed è quello di aver imposto all’Italia una linea di prudenza. Ma per il resto il ruolo del Governo nazionale si è limitato alla distribuzione dei vaccini. Il Commissario deve fare solo la distribuzione dei vaccini. Potremmo farla con un accordo su Amazon o assumendo qualche decina di giovani che vanno in giro a distribuirle. Se avessimo distribuito alle regioni avremmo fatto prima. Il ruolo dello Stato è stato di ritardo e confusione, non di accelerazione. Se immaginiamo di avere una centralizzazione anche delle opere del piano di rilancio sarà dunque un’illusione

In merito alla proposta che è stata avanzata di dare una dote di 10.000 euro ai giovani diciottenni, io ritengo sia una proposta sbagliata e perfino pericolosa. Cinque anni fa la Campania ha lanciato un’idea per il lavoro e per i giovani del Sud e per ringiovanire la pubblica amministrazione. La proposta è dunque quella di dare lavoro ai giovani e non un bonus. La Campania tre anni fa ha fatto un concorso per mandare a lavorare 3000 giovani. Questo dovrebbe concludersi con un’ultima prova scritta, che potevamo risparmiarci, e che sarà fatta da qui a un mese. Credo che andranno a lavorare e ci stiamo preparando ad un secondo concorso per mandare i giovani a lavorare nella pubblica amministrazione” ha poi affermato De Luca.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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