Una vasta operazione di perquisizioni e controlli capillari è stata svolta oggi nel carcere di Secondigliano dalla polizia penitenziaria nell’ambito delle attività di prevenzione per il contrasto della introduzione illegale di oggetti e materiale non consentiti.
Nel corso dei controlli sono stati trovati 15 smartphone e microtelefonini completi di schede.
A darne notizia è stata la segreteria regionale del sindacato Osapp Campania, che esprime «soddisfazione per l’operato».
Per i segretari regionali Osapp Campania Vincenzo Palmieri e Luigi Castaldo «il problema telefonini non è risolto, nonostante l’inasprimento della pena per la tipologia di reato. Servono maggiori risorse al Corpo di Polizia Penitenziaria, sia strumentali che umane».
«È solo grazie al personale di Polizia penitenziaria in prima linea che, oggi come in tante occasioni, si riesce a mandare un segnale forte e chiaro a chi continua a non voler dimostrare la volontà di reinserirsi nella società, dimostrando una buona condotta e cioè rispettando la legge. Pertanto, i nostri elogi vanno a tutte le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria», concludono Palmieri e Castaldo.