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CAIVANO. Tra i due litiganti il terzo gode: il Sindaco. Peccato che continua a raccontare frottole

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CAIVANO – Prende forma la soluzione approssimativa che il Sindaco ha trovato alla crisi di governo innescata da “Italia Viva” e da “Noi Campani” e da quello che si profila nessuno dei due partiti la spunterà, l’unico a beneficiare di questa crisi sarà solo il Sindaco bugiardo che fino ad ora non ha fatto altro che mentire sia ai cittadini che ai suoi uomini più fidati.

Con le dimissioni di questa mattina dell’Assessora Tonia Antonelli cambiano gli assetti in giunta e dall’assenza di Italia Viva dalla riunione di questa mattina si può benissimo comprendere che a fare le spese nel nuovo assetto dell’esecutivo sarà l’Assessore Mennillo. Con molte probabilità il nuovo assessore di “Noi Campani” sarà Claudio Castaldo che andrà a riempire la seconda casella richiesta dai mastelliani. I dubbi restano, invece, sulla casella rimasta vuota dalla Antonelli: se dovrà essere riempita da una quota azzurra come richiesto da “Noi Campani” o una quota rosa come molto probabilmente medierà il Sindaco, per fare posto a Lucia Celiento, amica della Consigliera Giovanna Palmiero, già proposta da quest’ultima come segretaria cittadina di Italia Viva, ennesima proposta rifiutata dai renziani caivanesi.

Lucia Celiento oltre ad essere amica della Consigliera Palmiero è anche amica del Sindaco Enzo Falco, le famiglie si frequentano ed è un rapporto ancora più indissolubile di quello che aveva il primo cittadino con Tonia Antonelli, quindi se alla fine “Noi Campani” cederà il passo ad una mediazione con un assessore maschio ed un altro quota rosa, non solo si ritroverebbe con un altro assessore, alla stregua dell’Antonelli, rispondente alla fascia tricolore ma non avrebbe dato alcuna rappresentanza in giunta a Raffaele Del Gaudio che tanto si è speso in questa estenuante trattativa.

Alla fine dei conti il primo cittadino oltre che a rafforzare il numero di assessori e consiglieri fidati e accondiscendenti, mi perdoneranno gli attuali assessori, ha finito di svilire il livello di competenza all’interno della giunta che salvo Claudio Castaldo, professionista stimato sul territorio, non solo si priva di un’altrettanto competente come Pasquale Mennillo ma rimpiazza Tonia Antonelli, che in sette mesi di assessorato ha dimostrato di aver imparato tanto perché tanto ha garantito alla cittadinanza nei confronti dei suoi colleghi, con una insegnante a secco di esperienza.

Praticamente il Sindaco che a sproposito scrive su Facebook cose che non comprende, come quello di assicurare che la sua giunta restasse immutata per cinque o anni o a limite per il tempo a lui spettante, si assicura la tenuta della poltrona e se ne infischia delle cose dette o scritte. Ma al di là del fatto che se un Sindaco scrive quelle cose sui social dimostra che di politica non capisce una “h” visto che la tenuta della giunta o gli equilibri in Consiglio Comunale non dipendono dalla volontà di un primo cittadino, a meno che durante la sua militanza politica non abbia sempre creduto che un Sindaco potesse amministrare come un uomo solo al comando e menomale che c’è stato il gruppo “Noi Campani” a farglielo capire, rilascia un’altra dichiarazione assurda alla carta stampata dove spera che l’Assessore Mennillo possa ancora dare supporto all’amministrazione, anche in una forma diversa, perché le sue competenze sono indubbie.

Premesso che tutti sanno che la fuoriuscita dalla giunta di Mennillo ha una motivazione puramente politica e non sono mai state messe in dubbio le competenze dell’Assessore ma come può un sindaco scelto da Consiglieri eletti e non dal popolo, visto che i suoi voti sono di molto inferiori alle liste, trattare la cosa pubblica come se fosse casa sua dichiarando di impiegare un ex assessore in maniera diversa e ignorandone la gravità? Un’altra dimostrazione che la fascia tricolore caivanese non conosce né le regole né le dinamiche della politica.

A tal proposito, secondo indiscrezioni raccolte da Minformo, pare che il primo cittadino voglia affidare un ruolo amministrativo all’ormai ex Assessore attraverso l’art. 110 del TUEL e collocarlo in uno dei settori della macchina burocratica e lo fa anche grazie al fatto che molto probabilmente verso la fine di giugno il Comune di Caivano esce fuori dal dissesto finanziario.

Ovviamente sono tanti i dubbi sull’accettazione di tale ruolo da parte dell’Assessore Mennillo che dimostrerebbe alla cittadinanza solo l’attaccamento ad un reddito fisso e tutti sanno bene che l’assessore è un ottimo professionista che vive del proprio lavoro e non ha bisogno di sostentamento pubblico.

Quindi ancora una volta, con le sue dichiarazioni e le sue mosse, il primo cittadino non solo boicotta uno dei suoi assessori migliori ma lo mortifica pure facendolo passare per un bisognoso volendogli assicurare a tutti i costi un posto da dirigente, ponendo la sua figura e quella dell’ex assessore in una posizione imbarazzante visto che sarebbe un conflitto di interessi mai registrato a queste latitudini far passare un membro dell’amministrazione dall’esecutività alla gestione.

A quanto pare nell’amministrazione Falco e nei pensieri della fascia tricolore si fa sempre molta confusione tra politica e gestione e questo è davvero molto pericoloso per la comunità. Meditate gente, meditate.

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