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Salute

Sciatica: sintomi, rimedi e come curarla

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La sciatica è diventata una patologia molto diffusa che interessa il nervo sciatico, provocando la sua infiammazione e dolori alla zona lombare, gluteo, fianco, gamba e piede, tratti tutti collegati al decorso del nervo. Il nervo sciatico, detto anche ischiatico, è il più grande di tutti gli altri all’interno del corpo umano ed è spesso coinvolto nel mal di schiena.

Il Dottor Angelo Vellafisioterapistaposturologo e osteopata con sede a Villa di Briano (CE), si è concentrato su questo tipo di patologia, soprattutto dopo il verificarsi di un incremento dei casi negli ultimi tempi, fornendo spiegazioni e alcuni chiarimenti sui suoi sintomi e sui possibili rimedi. “Il nervo sciatico è molto importante per il nostro corpo perché si occupa dell’aspetto motorio, ed ha anche un ruolo fondamentale per gli altri tratti ad esso collegati”, dice il Dott. Vella.

I SINTOMI DELLA SCIATICA

I principali sintomi che derivano dalla sciatica sono tre: difficoltà a camminare in piedi; formicolio, debolezza muscolare e intorpidimento dell’arto inferiore; dolore dalla zona lombare fino alla gamba.

– Nel primo caso la posizione eretta assunta da un individuo aumenta la sciatalgia e genera difficoltà a fare pochi passi. Camminare diventa particolarmente doloroso perché, nel momento in cui ci sono spasmi muscolari al bacino o alle gambe, per il paziente risulta difficile anche muoversi.

– La sciatica può provocare anche formicolio, debolezza muscolare e intorpidimento all’arto inferiore. Tuttavia, è abbastanza raro che questi sintomi colpiscono tutti lo stesso punto: spesso, invece, l’individuo tende ad avvertire il formicolio in un punto (es. coscia), la debolezza muscolare in un altro (es. gluteo) e l’intorpidimento in un altro ancora (es. gamba).

– Il dolore dalla zona lombare fino alla gamba è il sintomo più diffuso. L’individuo percepisce un dolore intenso a partire dalla zona lombare, che potrebbe scendere lungo l’arto inferiore fino ad arrivare al piede. Questo dolore blocca completamente il paziente che non riesce a fare movimenti che coinvolgono la schiena.

SCIATICA: A CHI RIVOLGERSI?

Il fisioterapista rappresenta la figura più adatta per affrontare la sciatica. L’esperto svolgerà un’attenta valutazione fisioterapica composta da test ortopedici, muscolari e funzionali con lo scopo di capire cosa stia creando problemi al paziente e come porre rimedi.

La migliore cosa da fare quando si ha la sciatica è rivolgersi ad un fisioterapista specializzato. Grazie alla valutazione, viene creato un piano di trattamento personalizzato che aiuterà a riportare il paziente in una condizione di benessere”, spiega il Dott. Vella.

Se la situazione non fosse chiara, è premura del fisioterapista inviare il paziente ad un medico specialista (neurochirurgo o ortopedico).

RIMEDI PER LA SCIATICA: COSA FARE E COSA NON FARE

Il Dott. Vella ha voluto dare dei consigli ai pazienti che devono fare i conti con la patologia.

Cosa fare con la sciatica:

– Ridurre eventuali sforzi nella fase acuta del problema, i quali potrebbero indurre una nuova acutizzazione del dolore;

– Iniziare trattamenti con un fisioterapista esperto in modo da velocizzare il percorso riabilitativo e ritornare in fretta a stare bene;

 Muoversi il più possibile, soprattutto camminare;

– Iniziare un ciclo di esercizi quotidiani, suggeriti dal fisioterapista,in grado di ridare al corpo elasticità e forza nei movimenti;

– Correggere la postura sia durante le attività lavorative sia durante l’esecuzione di alcuni esercizi.

Cosa evitare con la sciatica:

– Eseguire movimenti scorretti;

– Essere sedentari. Questo porta ad un indebolimento dei muscoli della colonna;

– Applicare ghiaccio sulla cute: non solo si rischiano ustioni da freddo ma si rischia di peggiorare la situazione;

– Eseguire stretching dei muscoli posteriori in fase acuta;

– Utilizzare troppi farmaci antinfiammatori senza però intraprendere un percorso riabilitativo

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Salute

Avellino, l’equipe del Moscati festeggia i 350 interventi di chirurgia robotica eseguiti in Urologia

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L’Unità operativa di Urologia dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino festeggia i 350 interventi eseguiti con l’ausilio del robot da Vinci.

Infatti, a distanza di due anni dall’introduzione nelle sale operatorie della città ospedaliera del top della chirurgia mininvasiva, il Direttore dell’Unità operativa di UrologiaVittorio Imperatore, ha brindato ieri con la sua equipe al termine del 350esimo intervento effettuato.

Ecco il commento del primario Imperatore:

“Un traguardo significativo che ho voluto condividere con tutta la squadra dell’Urologia, un reparto che sta crescendo ogni giorno, grazie alla professionalità di chi vi lavora a tutti i livelli, e alla disponibilità della Direzione strategica che riesce a metterci a disposizione strumentazioni all’avanguardia e macchinari di alta tecnologia. Un impegno comune che sta avendo un diffuso riconoscimento, tant’è che nel nuovo Programma Nazionale Esiti l’Unità operativa di Urologia dell’Azienda Moscati è risultata quarta in Campania per diverse aree di intervento chirurgico e quinta per gli interventi alla prostata”.

Rincara la dose il Direttore generale Renato Pizzuti, che ha così dichiarato:

“L’introduzione della robotica nella nostra Azienda si conferma una scelta appropriata, visti i riscontri in termini di numero di interventi effettuati non solo dall’Urologia, ma anche dalla Chirurgia Generale, Toracica e Oncologica e, da qualche tempo, dalla Ginecologia. Ma soprattutto per i vantaggi che porta ai pazienti, che devono essere sempre posti al centro di ogni azione che implica cambiamenti e dai quali non va mai distolto lo sguardo”.

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Attualità

Forum Napoli, intelligenza artificiale nuova frontiera della biologia

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La relazione di Mario Plebani, docente emerito di biochimica clinica e biologia molecolare presso l’Università di Padova, ha chiuso i lavori del convegno promosso dalla Federazione Nazionale dell’Ordine dei Biologi dal titolo “Il laboratorio del futuro-tecniche ed innovazioni” che si è svolto il 23 e 24 ottobre alla Mostra d’Oltremare.

Il tema è stato l’evoluzione della figura del biologo e dei laboratori che nel 2024 riescono a offrire maggiori risposte nel campo della diagnostica, della prevenzione di malattie come il cancro, e della ricerca.

Ad aprire i lavori del convegno Vincenzo D’Anna, presidente Fnob.
L’evento organizzato dalla biologa Antonietta Foggiano si è articolato in varie sessioni della laboratoristica: genetica, microbiologia, patologia, gestione della patologia, sistemi di qualità. Una sessione è stata dedicata alla virologia, alla microbiologia e in particolare ai microorganismi farmaco resistenti. Nella prima giornata si è discusso tra gli altri dei poct, i dispositivi di autoanalisi.
Nella giornata conclusiva protagonista il dna, in particolare si è parlato di genetica ed epigenetica, la scienza che si occupa dello studio di tutte quelle modificazioni ereditabili che portano a variazioni dell’espressione genica senza però alterare la sequenza del dna.
Tema centrale del convegno l’ Intelligenza Artificiale, il cui impiego ha già segnato la svolta nelle varie branche della medicina e della biologia.
 Tra i relatori Antonio Novelli, direttore Uoc Lab di genetica medica presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma, Mariarosaria Capobianchi docente Unicamillus di Roma, Marcello Meledandri, direttore del dipartimento dei Laboratori Asl Roma 1, Pierangelo Clerici, presidente Fismelab.


(fonte: Ansa)

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POLITICA

Oncologi: “aumentare di 5 euro il prezzo delle sigarette a sostegno del Ssn”

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Amentare il prezzo delle sigarette di 5 euro al pacchetto.

Una tassa di scopo con due obiettivi: disincentivare l’abitudine al fumo, che è la causa del 90% dei casi di tumore al polmone, e al contempo sostenere con il ricavato il Servizio sanitario nazionale. E’ la richiesta dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) che oggi, in conferenza stampa al Senato, ha presentato la campagna #SOStenereSSN, promossa da Aiom, Fondazione Aiom e Panorama della Sanità. Pieno appoggio da parte della vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone, che ha annunciato che presenterà un emendamento in questa direzione nella prossima legge di bilancio.

“Chiediamo alle Istituzioni di approvare una tassa di scopo. L’obiettivo – ha spiegato il presidente Aiom Francesco Perrone – è ridurre il consumo di tabacco e disporre di ulteriori risorse, fino a 13,8 miliardi, da destinare al finanziamento del Ssn. Il tabagismo è un fattore di rischio anche per altre neoplasie, per malattie cardiovascolari e respiratorie”. Secondo le stime Aiom, in Italia sono attribuibili a questa cattiva abitudine oltre 93.000 morti ogni anno, con costi pari a oltre 26 miliardi di euro.

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