Cronaca

Amore Criminale. La storia di Norina, trucidata poco prima del suo 34° compleanno, davanti ai figli

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Questa sera alle 21.30, su Rai 3, torna Amore Criminale, il programma dedicato ai terribili casi di violenza e femminicidio.

La protagonista questa volta sarà Norina Matuozzo, uccisa, poco prima del suo 34° compleanno, davanti ai figli.

Le storie di violenza sono vertiginosamente aumentate durante la pandemia, ma all’orrore non ci si può e non ci si deve abituare.

La penultima puntata della stagione 2021 di ‘Amore criminale’, il programma di Matilde D’Errico dedicato alle storie di femminicidio, racconterà la storia di Norina Matuozzo, giovanissima mamma di due figli uccisa dal marito boss nella casa dei suoi, dove aveva cercato rifugio dopo la separazione dal marito.

Salvatore e Norina si conoscono per caso, alla fermata dell’autobus a Secondigliano, dove Norina va per lavoro. Giovane e bella, viene notata da Salvatore mentre aspetta alla pensilina. Lui, 30 anni circa, appare a una Norina giovanissima, maturo e sicuro di sé.

Norina si innamora subito di quell’uomo che sembra volitivo e carismatico e presto resta incinta. Soltanto in futuro scoprirà che il vero lavoro del suo uomo è servire il clan di Lauro di Secondigliano, cosca camorristica che per anni ha gestito i principali traffici nel rione napoletano.

Salvatore è l’uomo del boss, Marco Di Lauro, il braccio destro che lo assiste nella sua latitanza e che ne cura gli affari. Sei mesi dopo l’inizio della loro storia Salvatore Tamburrino viene arrestato con l’accusa di omicidio. Norina è irremovibile, vuole tenere il bambino e così, Salvatore la sposa in carcere.

La famiglia di Norina non è favorevole a quell’unione, ma lei è ostinata, nessuno riesce a farle cambiare idea quando si mette qualcosa in testa. E l’amore, fintanto che a separarli c’è il divisorio della sala colloqui del carcere, continua a bruciare. Norina vive la sua favola con lettere e biglietti, non conosce veramente il suo compagno di vita, non lo conosce neanche la sua bambina, che con la scarcerazione del padre si vedrà comparire in casa un perfetto estraneo.

Tra le mura domestiche dell’appartamento che Salvatore ha affittato per la famiglia al rione dei Fiori, Norina saggia da vicino la vera natura dell’uomo che ha scelto. Collerico, violento e geloso.

Salvatore le impedisce di lavorare, truccarsi, andare in palestra, curare il suo corpo e la sua bellezza, se non nei modi che decide lui. La vuole dimessa, vestita con felpe che le coprono i fianchi, teme che qualcun altro noti la sua bellezza. Per tenerla stretta in pugno, la maltrattata psicologicamente, la insulta, le dice spesso che è brutta e la costringe a subire i suoi scatti d’ira. La picchia, anche davanti ai bambini, ma Norina ha troppa paura per denunciarlo, teme che la sua reazione sarà più violenta e furente che mai.

Mentre era in carcere, durante un colloquio, l’aveva aggredita infilandole le dita negli occhi, come dovesse cavarglieli, in un’altra occasione l’aveva aggredita strangolandola, salvo fermarsi per l’intervento della figlia.

La giovane Norina, nel frattempo diventata madre per la seconda volta di un maschietto, ha perso l’entusiasmo e l’ingenuità dei primi tempi, ma subisce. Si rifugia nell’amore dei suoi figli, che coltiva come due perle e nel sostegno dei genitori e della famiglia. Non è facile per niente. Salvatore la tradisce. Norina litiga, va a casa dei suoi, ci resta quindici giorni, lui va a riprenderla e si ricomincia.

Anche se non è più innamorato di lei come un tempo, la vuole comunque con sé, chiusa in casa, a sua disposizione. Sua moglie non deve rifarsi una vita.

I rapporti con Norina, sempre più stanca e triste, si incrinano definitivamente con la scoperta, scioccante, il 28 febbraio 2019, della relazione di Salvatore con la vicina, che una sera una sera irrompe in casa di Norina urlandole: ‘devi tenere a bada tuo marito’. Norina scopre contemporaneamente due cose: che suo marito ha avuto una relazione e che sta perseguitando quella ragazza per impedirle di lasciarlo. Pedinamenti, insulti, botte, molestie verbali, minacce. È la fine del matrimonio.

Salvatore nega l’evidenza, sostiene che sia la ragazza a dargli fastidio, prova a mettersi in contatto con la moglie, che intanto ha riparato a casa dei genitori a Melito, coi bambini, per fare pace. L’indomani, il giorno in cui sarebbero dovuti partire per Disneyland Paris, intorno alle 15, va a trovarla dai suoceri. Sembra un disco rotto, chiede scusa, dice che si occuperà di tutto, ma Norina è irremovibile.

“Se mi lasci o moriamo tutti e due o muori tu”, minaccia. Esausta, pur di mettere fine a quella che Salvatore viveva come una trattativa, decide di riceverlo la mattina del 2 marzo alla presenza dei genitori. Nessuno di loro sa che ha una pistola con la quale metterà per sempre fine alla vita della giovane Norina.

Oggi, a causa dello status di collaboratore di giustizia assunto dal Tamburrino dopo il suo ‘pentimento’, i suoi figli sono stati costretti a lasciare la Campania insieme ai nonni materni.

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