“Al momento la mia disponibilità, in queste condizioni, sarebbe inutile perché non potrei fare quello che credo si debba fare: rispondere concretamente alle aspettative dei napoletani” ha affermato in una lunga lettera l’ex rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi.
Manfredi ha così annunciato che non si candiderà a sindaco di Napoli per la coalizione di centrosinistra con il Movimento 5 Stelle.
“Il Comune presenta una situazione economica e organizzativa drammatica. Le passività superano abbondantemente i cinque miliardi di euro, tra debiti e crediti inesigibili. Le partecipate sono in piena crisi e si prospettano difficoltà a erogare i servizi. La macchina amministrativa è povera di personale e competenze indispensabili. La capacità di spesa corrente è azzerata. Siamo, di fatto, in dissesto”, ha scritto l’ex rettore.
La decisione è stata condivisa anche dal Presidente della Camera, Roberto Fico.
Quest’ultimo ha, infatti, affermato: “Da Presidente della Camera condivido totalmente l’appello accorato di Gaetano Manfredi, che ama come me la città di Napoli. Il tema del dissesto finanziario del Comune deve riguardare tutti i partiti politici, nessuno escluso. Da destra a sinistra al Movimento 5 Stelle. Il problema delle finanze comunali tocca infatti tanti comuni in Italia e lo Stato in prima persona deve operare un deciso cambio di paradigma nel rapporto Stato-Comuni. La condizione del Comune di Napoli è simile a quella di tanti altri nel nostro Paese: tutti hanno bisogno del massimo sostegno possibile. Aiutare i comuni significa stare vicino alle persone fornendo servizi essenziali a cui tutti hanno diritto“.
“Per quanto riguarda l’accordo tra M5S-centrosinistra c’è l’assoluta garanzia che si proseguirà nel percorso avviato. Il tema dei comuni però non è un tema di parte: riguarda tutto il Parlamento e tutte le forze politiche. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità“, ha concluso il Presidente della Camera.